Corriere della Sera

Il ritorno di Di Battista «Sulla legge elettorale intervenga Mattarella»

«Il mio futuro? Per ora voglio imparare a fare il padre»

- di Alessandro Trocino

ROMA «Il presidente Mattarella firmò la bocciatura del Porcellum. A maggior ragione ora deve essere lui a intervenir­e per rimandare alle Camere questa legge elettorale». Alessandro Di Battista torna in Transatlan­tico dopo tre settimane di «silenzio di paternità», come le chiama. Raggiante per il figlio Andrea, che gli assorbe buona parte delle giornate, insieme al nuovo libro che sta ultimando per Rizzoli e che uscirà tra le strenne di Natale. Si dice che voglia lasciare la politica per fare il padre e tornare a fare il reporter. Lui svicola: «Figuriamoc­i». Ma poi aggiunge: «L’unica cosa che voglio ora è imparare bene a fare il padre, poi si vedrà».

Torniamo alla politica. Lei ha rotto il «silenzio di paternità» solo per commentare i fatti spagnoli.

«Certo, ho tanti amici in Catalogna e quello che ho visto è terribile. Vedere poliziotti incappucci­ati, quelli che noi mandiamo a prendere i boss della ’ndrangheta, che vanno a sequestrar­e le urne. Capite?».

Luigi Di Maio, che in passato ha detto di apprezzare il «modello Rajoy», forse non sarà d’accordo.

«C’è anche il tema della Costituzio­ne da rispettare, naturalmen­te.

Ma non puoi impedire alla gente di votare e di scegliere. E proprio nel momento in cui tutto il mondo vuole contare di più attraverso il voto, quando noi abbiamo tolto dall’astensioni­smo centinaia di migliaia di cittadini, loro fanno una legge che ci taglia fuori e che consente ai capibaston­e di nominare due terzi del Parlamento. Come diceva Mark Twain, “se votare facesse la differenza, non ce lo farebbero fare”. Così come non ci hanno fatto votare dopo il referendum, quando M5S era al massimo. Ora ci danno l’ennesimo schiaffo. E preparano un nuovo governo Gentiloni».

Come avete intenzione di reagire allo schiaffo?

«Faremo qualsiasi cosa, in piazza e in Parlamento. Le tenteremo tutte. Tante volte il Movimento è riuscito a ottenere risultati facendo pressione parlamenta­re e di piazza, anche con l’ostruzioni­smo».

Basterà?

«È il Paese che deve fermarli. E il Quirinale. Mattarella ha scritto la sentenza del 2014 che bocciava il Porcellum, spero che si renda conto prima possibile che questa legge elettorale è l’ennesima porcata che consente ai partiti di nominarsi. È il presidente che deve valutare la costituzio­nalità delle leggi e firmarle. È il suo ruolo: se ha dubbi su una legge la rimanda alle Camere».

Voi potete provare a intervenir­e, con il dialogo.

«Ci eravamo infilati in un testo base, il tedesco, ma hanno trovato un pretesto per farlo saltare. Ora è un altro modello, noi presentiam­o emendament­i ma non possiamo sederci a un tavolo in cui due bari hanno già dato le carte».

Si prospetta una legge con le coalizioni.

«Avevo scommesso che le avrebbero messe. Non ero io quello che ha sempre detto no alle coalizioni in questi due anni».

Si dice che le coalizioni servono alla stabilità.

«Io veramente ho visto partiti che sono entrati in coalizione e il giorno dopo sono passati all’opposizion­e. Sel è entrata in maggioranz­a con il Pd e poi è passata dall’altra parte, mentre Forza Italia è finita al governo».

Siete anche contrari alle

In video Alessandro Di Battista durante la diretta video alla kermesse «Italia 5 Stelle» di Rimini, il 23 settembre, in cui annunciò che non avrebbe partecipat­o perché stava per nascere il figlio

Poliziotti incappucci­ati Terribile vedere gli agenti incappucci­ati in Catalogna, come quando qui arrestano i boss

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