LE PANTERE GRIGIE DI
BARCELLONA
Caro Aldo, ho letto che secondo Sergio Marchionne le auto elettriche inquinano come quelle tradizionali. Com’è possibile?
Franco Sergi, Milano Caro Franco, forse Marchionne non ha mai respirato l’aria del centro di Milano e di Roma; altrimenti avvierebbe un serio programma di sviluppo delle auto elettriche. Le uniche, a mio modo di vedere, che potrebbero circolare nelle viuzze dei nostri centri storici.
NOI GHISA
Mi ha stupito la lettera di «Massimo», dopo aver lavorato 8 ore in piedi nel sabato notte milanese a tutela della sicurezza della città. Non posso parlare per conto della Istituzione a cui appartengo, ma esprimo l’opinione diffusa di chi, con enorme sacrificio, esercita il proprio dovere tutti i giorni: mansioni di cui il lettore non ha la minima idea. Negli anni i bisogni delle città si sono moltiplicati portando la Polizia della città (non solo a Milano) a esercitare competenze maggiori e più sfidanti, richieste dai cittadini e da altre istituzioni, non solo dalla «politica». In nessuna città europea, se non nelle emergenze, troverete agenti di polizia stradale agli incroci a dirigere il traffico, ammalandosi di cancro per lo smog. I numeri, a livello europeo, sono impressionanti: 800 arresti l’anno, migliaia di incidenti rilevati, da quelli semplici agli omicidi stradali, tonnellate di merce sequestrata, migliaia di notizie di reato, controlli di polizia amministrativa, commerciale ed edilizia, bimbi e donne salvati da orchi con rapidissime indagini. Lavoriamo ben oltre l’orario di lavoro e ci occupiamo di cose di cui nessuno mai si occuperebbe: dai cani abbandonati agli odori nauseanti in appartamenti, ai documenti falsi, ai divieti di sosta senza i quali le auto probabilmente entrerebbero anche negli uffici o nelle scuole. Da ultimo, il termine «ghisa» indica il cappellone nero che le guardie urbane indossavano quando il traffico non c’era e si occupavano di sicurezza e ordine pubblico.
Alessio Fionda, Milano Le lettere firmate con nome, cognome e città e le foto vanno inviate a «Lo dico al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579
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Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «Lo dico al Corriere»
Caro Aldo,
di solito sono i giovani che fronteggiano in piazza la polizia. In Spagna si sono visti tanti adulti e persino anziani alzare le mani contro gli agenti. Ciò avviene assai di rado ed è sintomatico del fatto che la situazione in quel Paese è seria e potrebbe diventare esplosiva. I forconi ottocenteschi erano branditi da persone avanti con gli anni e con quelle non si scherza.
Caro Alex,
LPiacenza
a sua riflessione è molto interessante. Le drammatiche immagini giunte da Barcellona mostrano giovani agenti senza volto fronteggiare visi insanguinati di persone anziane. C’erano anche migliaia di ragazzi a difendere i seggi; ma la rivolta attraversa le generazioni, e porta in piazza anche uomini e donne che hanno vissuto la dittatura franchista e la repressione dell’identità locale. Parlare catalano era vietato; ora è obbligatorio per chiunque voglia esercitare un’attività pubblica, e i medici vengono scelti anche perché dicono «adeu» anziché «adiòs». Jordi Pujol finì in carcere per aver intonato in un teatro El Cant de la Senyera, l’inno della bandiera: padre dell’autonomia catalana, ha perso credibilità per una brutta storia di capitali esportati all’estero dalla sua famiglia. I paragoni con il passato sono sempre impropri; quindi sarebbe meglio evitarli. Ma rimuovere il passato non è possibile. In Spagna non è stato stretto un patto dell’oblio, bensì un patto del silenzio. All’evidenza, quel patto è infranto. Non è detto sia un male; ma la domenica nera mostra che può essere un pericolo.
Colpisce la differenza con il referendum scozzese, e anche con quello — nonostante l’esito a mio avviso infausto — sulla Brexit. Il Regno Unito è una monarchia liberale, che elegge il suo Parlamento con lo stesso sistema da secoli, e non teme il voto popolare. Nel contempo la Spagna ha visto nascere e morire la monarchia autoritaria, la monarchia liberale, la Repubblica, la dittatura, sino all’avvento della monarchia costituzionale; e oggi pure quella si sente poco bene.
Auto elettriche? Le uniche a poter circolare nei centri storici «Facciamo un lavoro misconosciuto»