Corriere della Sera

Chiuso per Nazionali, via uno su quattro

In testa la Juve, 14 convocati. L’exploit polacco e il caso Palermo

- Carlos Passerini

Chiuso per Nazionali. Rieccoci, seconda sosta stagionale — la prima è stata a inizio settembre — e la serie A si svuota di nuovo: un giocatore su quattro è via con la propria selezione, la maggior parte per le partite decisive in chiave qualificaz­ione Mondiale, gli altri per le amichevoli di Under 21. Calciatori con la valigia, una diaspora ciclica che generalmen­te fa felice solo l’addetto alla lavanderia ma alla quale in realtà si stanno pian piano abituando ormai (quasi) tutti.

Dal Giappone (Nagatomo, Inter) all’Iraq (Ali Adnan, Udinese) e dalla Nigeria (Niang, Torino) al Messico (Moreno, Roma) saranno circa (qualche convocazio­ne dev’essere ancora formalizza­ta) 140 sui 550 tesserati complessiv­i del nostro principale campionato: un’autentica emigrazion­e di massa incentivat­a dalla come sempre altissima presenza di stranieri (quest’anno siamo al 53,6%, in Europa ci è davanti solo la Premier, 67%) e che in effetti incide non poco sulla quotidiani­tà dei club, che tuttavia sono ormai sempre più organizzat­i anche in questo senso. Fra tabelle alimentari personaliz­zate e charter privati per riportare più rapidament­e a casa il dipendente, ormai l’unico vero problema serio è l’eventualit­à di un infortunio. Ad ogni modo, chi più chi meno, non c’è allenatore che nell’ultima conferenza stampa prima del rompete le righe non abbia fatto notare con disappunto la cosa. Sarri come al solito il più arrabbiato: «Calendario folle, non si può lavorare». Visti i risultati, la sensazione che la metta giù un po’ troppo dura resta.

Il suo Napoli ha prestato 13 giocatori, la Juve uno in più. A seguire Milan e Inter con 12, la Spal ne ha 2. L’obolo patrio infatti argentini di serie A per la gara col Perù: ci sono Dybala e Papu Gomez, non Higuain iracheno Si tratta di Ali Adnan Kadhim Al-Tameem, difensore dell’Udinese in serie A tocca proprio a tutti, nessuna squadra esclusa, a dimostrazi­one che alla fine dei conti il nostro campionato forse proprio così scarso non è. Analizzand­o le convocazio­ni delle prime sei squadre del ranking Fifa (Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia) la nostra A con 18 giocatori è dietro solo all’inarrivabi­le a Premier (30). Qualcosa vorrà pur dire.

A proposito di numeri, due note: 1) l’exploit della Polonia col c.t. Nawalka che ha chiamato ben 7 italiani fra A e B, sarebbero stati addirittur­a 8 se Milik non si fosse fatto male; 2) domenica il Palermo contro il Parma dovrà fare a meno di 10 giocatori, Zamparini ha chiesto aiuto perfino al sindaco Orlando: niente da fare, la B non si ferma, guaio antico che alla fine nessuno risolve mai.

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