Corriere della Sera

Boldrini e il caso portaborse: vergognoso

La presidente della Camera avvia un’istruttori­a. Il deputato Caruso: mi scuso per le mie parole

- Alessandro Trocino

«Mi scuso umilmente per le infelici espression­i incontroll­ate di sfogo umano». Mario Caruso, il deputato finito sotto accusa dopo il servizio delle Iene, dirama una nota da Stoccarda, dove si è rifugiato con moglie e figli, in attesa che passi la bufera. E la bufera, in effetti, è appena cominciata anche per Federico Rossi, che da Sydney, dove è in missione per conto del ministero della Difesa, ha dovuto rimettere le deleghe. Tutto a causa delle rivelazion­i di una ragazza di 30 anni, Federica, che ha accusato Caruso per un «ricatto» (sesso in cambio di lavoro) e per aver assunto il figlio di Rossi come assistente pagato, ma non attivo, mentre lei continuava a lavorare, secondo l’accusa, da un anno e mezzo e senza retribuzio­ne.

Lo stupore del primo giorno per Dellai — capogruppo di Democrazia solidale-Centro democratic­o — si è trasformat­o in rabbia. E così, di prima mattina, ha tirato su il telefono e ha chiamato Caruso: «Ti preavverto che stiamo per uscire con un comunicato duro contro di te». Pochi minuti dopo è arrivato. Con la richiesta a Caruso di scusarsi con la sua assistente, di pagarle il dovuto e di interrompe­re la collaboraz­ione con il figlio dell’ormai ex sottosegre­tario Rossi. Non è dato sapere se l’ultimo punto è stato rispettato, ma le scuse sono arrivate, sia pure con lo stile di Caruso. Che prima spiega che chiarirà «ogni aspetto della vicenda diffamator­ia e calunniosa nelle sedi competenti». Poi aggiunge: «Voglio scusarmi pubblicame­nte per termini e atteggiame­nti che non mi rappresent­ano, da me usati durante le fasi convulse delle riprese». In quelle fasi decisament­e «convulse», Caruso aveva anche minacciato l’operatore delle Iene: «Ti faccio vedere io come si ragiona al paese mio». Parole non apprezzate dai cittadini del paese natale di Pippo Baudo. Così Caruso prosegue: «Mi scuso con i concittadi­ni di Militello, esempio da sempre di altissime tradizioni e civiltà».

Ma il ben documentat­o servizio delle Iene non finisce qui e si annunciano novità, a partire dal caos accessi, con collaborat­ori che dispongono di badge anche in assenza di contratto (sarebbe questo il caso di Federica). Intanto la presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto una delegazion­e dell’associazio­ne collaborat­ori Tutte le notizie di politica con gli aggiorname­nti in tempo reale, le fotogaller­y, i video, le analisi e i commenti parlamenta­ri e ha definito «inaccettab­ile, vergognoso e imbarazzan­te» il caso. Non solo. Ha scritto al collegio dei Questori, chiedendo un’istruttori­a sulla vicenda. E ha spiegato che «tornerà alla carica», nonostante le resistenze dei gruppi, per spostare il rapporto di lavoro dei collaborat­ori dal singolo deputato all’istituzion­e Camera. Ma alla presidente arriva anche un appello dei precari dei gruppi: «Bene questa sensibilit­à per questo caso, ma si ricordi anche di noi».

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