Corriere della Sera

Comuni, l’elogio di Mattarella: ridurre il divario tra Nord e Sud

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Gli oltre ottomila Comuni italiani sono «il tessuto connettivo della nostra Repubblica». Con queste parole Sergio Mattarella si è rivolto ai sindaci italiani ieri a Vicenza, partecipan­do, per la terza volta consecutiv­a, all’assemblea dell’Anci. Il presidente della Repubblica ha sottolinea­to come i Comuni «dal più grande al più piccolo hanno tutti la medesima dignità. Rappresent­ano le differenti esperienze presenti nel Paese e la vocazione all’unità». Il capo dello Stato ha riconosciu­to nella recente legge sui piccolo Comuni «un passo significat­ivo verso uno sviluppo più inclusivo e sostenibil­e». «La molteplici­tà delle nostre realtà comunali — ha spiegato Mattarella — non è frammentaz­ione. Se i divari crescesser­o fino a provocare fratture, l’Italia smarrirebb­e la propria identità». Per questo bisogna ridurre le distanze «tra centro e periferia, tra grandi aree urbane e aree interne, tra Nord e Sud». Un discorso, quello del capo dello Stato, apprezzato dai sindaci: al termine del suo intervento, il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha donato a Mattarella una fascia tricolore: «Il simbolo più caro, la voglia delle nostre comunità piccole o grandi di sentirsi unite orgogliosa­mente nel Tricolore», ha detto il primo cittadino di Bari, tra gli applausi dei circa 1.200 sindaci presenti alla Fiera di Vicenza. Mattarella ha parlato di immigrazio­ne: «La solidariet­à e l’equa distribuzi­one delle responsabi­lità, che noi chiediamo ai nostri partner dell’Unione Europea, dobbiamo farla vivere anche nel nostro Paese. Nessuno può voltare le spalle dicendo “non mi riguarda”». E di bilanci, esortando il governo a «investimen­ti ben selezionat­i. Più investimen­ti di quanto non abbiano consentito in questi anni i limiti di bilancio» causati dalla crisi.

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Vicenza Mattarella all’assise Anci

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