«Matematica e sogni spaziali La tecnologia non è da nerd»
Sognava di fare l’astronauta Valentina Gelsomini. «Andare sulla Luna è sempre stato il mio obiettivo», sorride questa 29enne romana che candidamente dice: «La matematica? Non è affatto una cosa impossibile». Tanto che lei, dopo il liceo scientifico, all’università era indecisa tra Fisica, Astrofisica e Ingegneria. Alla fine ha scelto Ingegneria spaziale e si è laureata. «Eravamo appena 15 ragazze su 300 studenti». È lì che si è resa conto di come le materie «steam» (Science, Technology, Engineering, Math with Art), non fossero così diffuse tra le studentesse. E allora ha contattato la Fondazione Mondo Digitale di Roma e ha deciso di cambiare strada. «Sono diventata una coach, insegno il coding a bambini e ragazze: è un tipo di percorso diverso rispetto a quello che avevo sognato, ma forse è molto più importante, i bambini sono il nostro futuro, dobbiamo investire su di loro». Valentina gira l’Italia, insegna la programmazione informatica ai piccoli e ai loro docenti, ma soprattutto alle ragazze cerca di trasmettere la sua passione per le materie scientifiche. «È incredibile l’immagine sbagliata che hanno della tecnologia: pensano che sia riservata solo ai ragazzi, magari anche un po’ nerd». Invece grazie a lei la scoprono e si appassionano. E a loro volta diventano tutor di altre ragazze. Valentina sogna ancora la Luna: «Un giorno farò un viaggio interspaziale e magari mi ci porterà proprio uno dei bambini a cui ho insegnato l’informatica».