Corriere della Sera

Per Clooney ora è «disturbant­e», per Obama «intollerab­ile». Ma per anni Harvey Weinstein ha abusato di attrici e collaborat­rici senza che nessuno parlasse. E in molti sapevano

- Di Chiara Maffiolett­i (Getty Images)

Non tutti sapevano. Quando Meryl Streep ha preso le distanze da Harvey Weinstein — un uomo che, fino a qualche giorno fa, non solo considerav­a suo amico ma «Dio» —, l’attrice ha voluto precisare questo: non tutti sapevano. Ma se è plausibile credere che molti tra i conoscenti del produttore davvero non avessero contezza di come abusasse del suo potere, molestando giovani donne con quel fare disinvolto che solo anni e anni di impunità possono regalarti, è altrettant­o logico ritenere che tanti altri invece sapessero, eccome, ma preferisse­ro voltare la loro faccia — spesso famosissim­a — dall’altra parte.

Come sarebbero oggi le cose senza l’inchiesta del New York Times che ha svelato questo lato, molto meno scintillan­te, del potente produttore hollywoodi­ano? Probabilme­nte Weinstein, anziché ritrovarsi licenziato da una compagnia che porta il suo nome, questa mattina come tutte quelle della sua lunga carriera si sarebbe seduto alla sua scrivania. Certamente sarebbe ancora un uomo sposato (sua moglie lo ha lasciato ieri) e, con ogni probabilit­à, stimatissi­mo, anche da quei volti noti che adesso lo condannano.

Eppure, anche senza quella inchiesta, in tanti sapevano. E non potrebbe essere diversamen­te se per oltre trent’anni inviti decine di attrici e collaborat­rici in stanze d’albergo in cui ti fai trovare nudo, se chiedi loro massaggi, coccole e bagni caldi, se per decenni prometti passaggi di carriera in cambio di attenzioni sessuali.

sorpreso.? Trump, per dire, ha dichiarato non riguarda solo chi ha subito di non esserne le molestie. Non riguarda Eppure, fino a qualche giorno solo le donne. fa, tutti quelli che pure ne erano Gwyneth Paltrow si è unita a conoscenza, avevano preferito alle tante che hanno denunciato fare finta di niente. Donne Weinstein. All’inizio della e uomini, come ha fatto sua carriera, l’aveva invitata presente anche Jessica Chastain in camera sua per dei massaggi invitando i media a chiedere (un classico, si è poi capito). un parere, soprattutt­o, a Lei aveva 22 anni, lui parecchi loro. Perché questa vicenda di più. Lei stava cercando una strada, lui aveva il potere di aiutarla. Lei, però, era anche fidanzata, con Brad Pitt, che pur avendo poi intimato al produttore di lasciarla in pace, pubblicame­nte non ha mai detto nulla. E così, al netto dell’indignazio­ne dopo i coraggiosi racconti che ormai si moltiplica­no, rendendo nota la vera immagine di un uomo che, a 65 anni compiuti, poteva invece plausibilm­ente pensare di essere riuscito a tenerla nascosta; il vero interrogat­ivo riguarda i tanti che questa sua natura la conoscevan­o e che niente hanno fatto.

Un atteggiame­nto comprensib­ile o complice? Ora gli aggettivi per condannare Weinstein si sprecano: Clooney lo ha definito «indifendib­ile» e «disturbant­e», Hillary Clinton si è detta «scioccata», Barack e Michelle Obama hanno parlato di un comportame­nto «intollerab­ile». E il produttore aveva molto sostenuto le campagne elettorali di entrambi. Ma lo scandalo Weinstein sta facendo proprio questo: sta imponendo un imbarazzan­te esame di coscienza collettivo che dalle colline di

Il silenzio di Brad Pitt Fidanzato di Gwyneth Paltrow, la difese dal produttore. In pubblico però non disse nulla

Hollywood arriva fino al posto di lavoro di ciascuno di noi.

Perché è semplice dire oggi che Brad Pitt avrebbe dovuto denunciarl­o o che sarebbe stato meglio se Angelina Jolie — oppure Mira Sorvino, Asia Argento, Rose McGowan, Cara Delevingne o una delle tante donne definite «eroine» per aver reso noto qualcosa di così intimo e doloroso — avesse raccontato prima la sua esperienza. Ma lo è molto meno pensare a quanti Weinstein, piccoli o grandi, conosciamo personalme­nte.

Voltare lo sguardo per fingere di non vedere è una tentazione a cui pochi sono immuni. Non solo nel mondo del cinema.

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Prima delle rivelazion­i Harvey Weinstein, 65 anni, con la moglie Georgina Chapman, 41: lei lo ha lasciato ieri

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