Api prepara il sorpasso su Eni con i distributori TotalErg
(d. pol.) Conto alla rovescia per il passaggio sotto le insegne di Api della rete composta da 2.600 stazioni di servizio messa in vendita dalla joint venture TotalErg assistita da Rothschild e Hsbc. Il gruppo che fa capo al presidente esecutivo Ugo Brachetti Peretti (foto) sta infatti negoziando in esclusiva l’acquisizione, con un investimento che il mercato stima sopra i 400 milioni. L’impegno di Api a comprare la rete che vale il 12% del mercato italiano delle pompe di benzina vedrà l’ampio supporto di Unicredit (nelle vesti anche di advisor di Api), Ubi e Banco Bpm come banche finanziatrici. Dopo l’acquisizione, che potrebbe chiudersi nelle prossime settimane, il portafoglio di Api, che possiede già la rete Ip, salirà a circa 5 mila stazioni. Si tratta di un numero superiore a quello del gruppo Eni, che comunque rimane il leader nazionale per carburante erogato. Se la trattativa andrà a buon fine, Api, che già possiede la raffineria di Ancona, comprerà assieme alle stazioni anche il 25% della raffineria Sarpom di Trecate (il resto è del gruppo Exxon) e l’attività logistica. TotalErg ha infatti escluso dal perimetro di vendita il business dei lubrificanti, il gas e la società di vendita extra rete (condomini, aziende) Restiani, ceduta al fondo Ambienta. Con questo shopping, Api diventa perno del consolidamento e della ricerca di efficienze sul mercato nazionale della distribuzione.