Houellebecq promuove la Germania
Lo scrittore alla Buchmesse: ma noi francesi abbiamo inventato un nuovo romanzo
In una sala gremita di oltre seicento posti, sul palco seduto a un tavolo vicino alla sua bravissima traduttrice, Michel Houellebecq appare in grande forma. Si toglie un parka con il cappuccio bordato di pelo bianco, in mano ha la sigaretta elettronica che accende a intervalli regolari. E dopo la presentazione, comincia a parlare in modo disteso. «Non ho preparato un granché di scritto, parlerò in modo confuso, a braccio. Ecco, avevo pensato a qualcosa sui rapporti Francia-Germania. Da noi, in Francia, per anni questo tema ci ha ossessionato. Tutto quello che si faceva in Germania era meglio di quello fatto in Francia. Pochi mesi fa, però, più o meno al momento dell’elezione di Emmanuel Macron, il vento è cambiato. Ho visto giornali che per la prima volta criticavano il sistema tedesco, e intanto i francesi ricominciavano a essere contenti di loro stessi. E in brevissimo tempo ridiventavano il popolo vanitoso, arrogante, stupidamente patriottico che era stato per vari secoli. Anche l’invito come ospite d’onore a Francoforte ha dato nuovi alimenti a questa esuberante autostima».
Alla domanda se la letteratura francese di oggi meritava l’onore che la Buchmesse le ha offerto, Houellebecq dà due risposte. Negativa, la prima: «Io continuo a essere il più germanofilo degli scrittori francesi, come del resto si capisce dal mio recente pamphlet su Schopenhauer» (uscito in Italia per La nave di Teseo, ndr). Positiva la seconda perché «in Francia si è affermato un nuovo romanzo, che ha cannibalizzato tutto, filosofia ed economia, poesia e storia, ideologia e politica. Quando uscivano i miei primi romanzi, scrivevano che non era narrativa ma sociologia. Per me era ed un bellissimo complimento. Questo romanzo si espande dappertutto in Europa. Per questo mi sento di dare un consiglio agli scrittori tedeschi: scrivete un romanzo erotico tedesco. Su YouPorn vedo filmati tedeschi non professionisti, gli amateur tedeschi sono diventati una categoria. Si chiede ora il blow-job tedesco. E da osservatore di YouPorn vi posso assicurare che le fantasie sessuali tedesche sono infinitamente più interessanti delle stupidissime 50 sfumature».
A Francoforte la Francia porta 200 scrittori di lingua francofona, che vengono anche dall’Africa, da Haiti, dal Quebec. Sono rappresentati però anche 7.300 espositori di oltre 100 Paesi, fra cui l’Italia che l’anno scorso ha raddoppiato la sua presenza espositiva e che mostra un particolare dinamismo nel settore, come ha rilevato lo stesso direttore della Buchmesse Juergen Boos qualche giorno fa, presentando questa edizione. Il suo entusiasmo per la vitalità del settore è stato confermato anche da un tecnico di grande prestigio. «Il libro vive la sua fase migliore degli ultimi 50 anni», ha affermato il capo della Penguin Random House, Markus Dohle. I mercati del libro negli ultimi anni sono cresciuti lentamente, ma in modo costante nella maggior parte dei Paesi. E si è sviluppata una «sana coesistenza», ha aggiunto, fra libri stampati e digitali. Fino a domenica prossima sono attesi circa 250 mila visitatori.