Commedia degli equivoci per la moglie neo-separata
Il titolo italiano (40 sono i nuovi 20) è fuorviante e di rara bruttezza, ma Home Again (la canzone di Carole King sui titoli di coda) è una commedia vicina allo stile sofisticato d’un tempo. Divertente da leggere controluce, sapendo che l’autrice Hallie Meyers-Shyer è doppiamente figlia d’arte, con papà e mamma (lei produce) specialisti di commedie sentimentali, dal Padre della sposa allo Stagista inaspettato.
Meyers-Shyer costruisce un racconto meta-biografico su una 40enne neo-separata, figlia di famoso regista e di diva, che torna da New York a Los Angeles con le figliolette sprovviste di tempismo. La sera del compleanno, con qualche bicchiere in più, si porta a casa un terzetto di giovanotti e li ospita in casa bed and breakfast, soprattutto bed: prendi tre paghi uno. Ma sono filmaker pronti a balzare sulla popolarità della famiglia, specie quando arriva l’ex marito.
C’è tutta l’allegria scomposta della commedia a equivoci, ma anche ping pong di dialoghi spiritosi, senza i vezzi di cui è stata specialista Reese Whiterspoon che qui migliora le quotazioni con un personaggio indie che saprà poi a cosa e chi dare la priorità. Michael Sheen è il marito che ritorna (un classico della letteratura, copiando il figliol prodigo), simpatici e ben disegnati negli opposti caratteriali sono i tre ragazzi (Jon Rudnitsky, Nat Wolff, Pico Alexander).
Ma la vera palma la merita Candice Bergen (è la mamma), 71enne star del Gruppo e Conoscenza carnale che il tempo non ha scalfito e si vorrebbe chiamarla sullo schermo.