Corriere della Sera

«La nuova eleganza? Il lusso quotidiano»

Michael Kors, lo stilista americano che veste tutte, dai quattordic­i anni in su

- Paola Pollo

Che Michael Kors ami la vita lo si capisce subito. Si dice che nessuno lo abbia mai visto arrabbiars­i o lasciarsi andare in isterie che sono diventate leggende quando si parla di moda e di designer. Il successo, quello vero, per lui è arrivato relativame­nte tardi, una quindicina di anni fa, quando ne aveva 43. Era il 2003 ed era lo stilista di Cèline. La scelta di occuparsi esclusivam­ente della sua griffe (che aveva fondato nel 1981) gli ha dato ragione. E ora è fra i quattro/cinque nomi americani che contano. Forse nel mondo quello che è al braccio di un maggior numero di donne, dai quattordic­i anni in su.

Le piace l’idea di essere «l’americano»?

«Un tempo esistevano i confini, ora non più. Si viaggia su Internet e non ci sono Paesi di appartenen­za, così come mode diverse. Ma detto questo sì, mi piace. Perché sono per la fast life: un po’ casual, un po’ relax e un po’ elegante. E sono ottimista. Più americano di così nessuno!».

MK e le donne che veste.

«Quando ero bambino tutti nella mia famiglia erano fissati con la moda: mia madre era una modella, mio zio aveva una fabbrica di vestiti e mio nonno era uomo elegantiss­imo. E dalle figure femminili che mi circondava­no ho imparato che ognuno ha il suo stile: mia mamma era casuale, mia nonna era stravagant­e, una mia zia era molto hippie e un’altra ancora tanto glamour. Ho capito che la gente si esprime vestendosi. Così capire chi sei è importante. E non ci sono regole nell’abbigliame­nto, oggi più che mai. Un tempo solo le persone famose avevano tante foto di sé. Ora chiunque può guardarsi, non solo allo specchio. Lo suggerisco sempre alle mie amiche: guardatevi e capitevi».

Questo è il segreto del suo successo?

«Tutti siamo troppo occupati. La gente vuole stare bene nei propri abiti ma nessuno vuole più passare la propria vita a pensare quale scarpa, quale borsa indossare. E questo è

il problema della moda: molte delle cose che le donne vedono piacciono ma, spesso, non hanno nessun senso nella vita reale. Il mio lavoro è creare abiti che siano i migliori amici di ognuno, ho sempre voluto rendere insomma piu facile vestirsi».

Le nuove generazion­i?

«Credo che ci sia un cambio in corso, con un’idea diversa dell’investimen­to. Dopo la bulimia da fast fashion, ora c’è la consapevol­ezza che un bel pezzo ci vuole, per mixarlo al resto. Io dico che un bel cappotto o una bella giacca fanno la differenza. I giovanissi­mi, più piccoli dei Millenials, saranno poi i più attenti, perché sono abituati a vedere. Va bene essere giovane quando sei più vecchio ed essere sofisticat­o quando sei giovane. Ma il problema è nel mezzo: vedo troppe quarantenn­i che si vestono come bambine e non va».

L’eleganza aggiornata

«Credo che la parola elegante sia molto difficile oggi, io amo Nicole Kidman, perché si diverte con la moda e indossa cose diverse; come Zendaya, giovanissi­ma cantante che cambia sempre look; o come Carolyn Murphy che è mamma e modella e viaggia e si veste con uno stile tutto suo. Ecco l’eleganza per me oggi è personalit­à. È come vivi la tua vita, come tratti le persone».

E MK che tipo è nella vita?

«Sono molto casual, la mia idea del paradiso è in costume da bagno, a piedi nudi. Così come adoro il caviale con le patatine fritte, e trovo bello indossare i diamanti in spiaggia. Amo le emozioni, che siano gioie o dolori; vedo film che mi fanno piangere e quelli che mi fanno ridere; sono fedele a mio marito; ho pochi amici e per la maggior parte non nella moda ma di famiglia; quando viaggio è il momento in cui mi sento più vivo, qualsiasi posto vada, anche se non è glamour, ma a me non importa. Sono un leone, un gatto: mi arrampico sull’albero e mi guardo attorno».

E cosa prova quando vede tutte quelle donne che la tengono al braccio?

«Sono sempre sbalordito. Quando ero studente non seguivo le lezioni, mi sedevo dietro e disegnavo. A 14 anni ho realizzato le mie iniziali e la mia firma. E ora quando le vedo per strada mi sento molto fortunato perché penso che moltissime persone non trovano mai ciò che li appassiona; altri sì, ma non riescono a realizzars­i. Io ce l’ho fatta e in più le donne con me scelgono anche la mia passione. Qui a New York capita spesso che mi fermino e mi dicano, “guarda indosso questo che è tuo”. Amo le sfilata, ma la strada è la vera soddisfazi­one».

E se vede una finta MK?

«Chanel disse che i fake sono lusinghier­i. Non per me. L’altro giorno ho visto una bag con le mie iniziali al contrario. Vorrei ci fossero più controlli e senso etico, chiedersi insomma dove le fanno».

Lusso o moda democratic­a?

«Preferisco la moda democratic­a a quella per pochi. Credo di esprimerlo con le mie sfilate. C’è un’idea strana che le cose costose siano solo per persone di un certo status, di una certa età e che vivono in una certa città. Io non lo penso invece. Quando ero studente non avevo soldi ma ero appassiona­to di moda e la maggior parte delle cose che indossavo erano vintage, però risparmiav­o per comprare quel pezzo che volevo. A 17 anni ho messo via i dollari per una giacca varsity ed era costosissi­ma ma ci ho vissuto una vita con quel pezzo. Perché penso anche che se un capo è costoso non deve restare nel guardaroba, deve vivere il quotidiano. Ecco credo anche che il lusso debba essere per tutti i giorni, senza regole alcune. Stagioni comprese. Se vuoi mettere stivali a giugno mettili. Tanto nessuno fa più i cambi dell’armadio, non ha senso».

Adoro l’idea di indossare i diamanti in spiaggia o gli stivali d’estate. È personalit­à

Credo nella fast life e nelle foto, che sono lo specchio delle nuove generazion­i

 ??  ?? Il successo Michael Kors (nella foto di Norman Wong) è nato a Long Island nel 1959. Nel 1981 fonda la sua griffe. Ma è nel 2003, quando lascia Cèline, che si impone con le sue borse
Il successo Michael Kors (nella foto di Norman Wong) è nato a Long Island nel 1959. Nel 1981 fonda la sua griffe. Ma è nel 2003, quando lascia Cèline, che si impone con le sue borse
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 ??  ?? A sinistra una bellissima Carolyn Murphy con un abito della prossima estate. A fianco uno degli smart watch e l’ultima nata delle bag Michael Kors fra due testimonia­l, Olivia Wilde e Veronica Heilbrunne­r. A destra un capo della collezione invernale
A sinistra una bellissima Carolyn Murphy con un abito della prossima estate. A fianco uno degli smart watch e l’ultima nata delle bag Michael Kors fra due testimonia­l, Olivia Wilde e Veronica Heilbrunne­r. A destra un capo della collezione invernale
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