Le manovre nella cassaforte Algebris, esce il cofondatore
(m.ger.) Un addio a tappe, concordato e riservato. Le voci londinesi su un riassetto del gruppo Algebris trovano conferma: i due soci di minoranza (35% complessivo) sono usciti dal capitale e ora Davide Serra (foto) ha in mano il 100%. Eric Halet aveva contribuito alla nascita di Algebris e deteneva il 13% della holding company. The Children’s Investment Fund-Tci, un fondo hedge, possedeva il 22%. Il «terreno» della compravendita è la società capofila del gruppo, la Algebris Investments che a fine 2014 si trasferì da Cayman in Lussemburgo. Halet, 50 anni, parigino, ex analista di Deutsche Bank e Ubs, e Serra, 46, genovese, ex Ubs e Morgan Stanley, renziano di ferro, sono stati i due soci operativi fin dal 2006, quando nacque la società di gestione del risparmio che oggi ha 10 miliardi di asset in gestione. Ma già cinque anni fa Halet decise di distaccarsi e prendersi un sabbatico. E poi fondò Silvaris Capital Management, sempre nell’«industria» del risparmio gestito. Difficile, forse, far coesistere l’Halet socio Algebris con l’Halet fondatore e gestore di Silvaris. Così il manager all’inizio dell’anno scorso vende una piccola quota di Algebris a Serra ma il grosso del suo pacchetto (11%) finisce a Ivan Vatchkov. Chi è costui? Il plenipotenziario di Algebris a Singapore dove si è trasferito sette anni fa con moglie e tre figli. Vatchkov dunque «liquida» il socio cofondatore ed entra nella stanza dei bottoni con l’11% ma dura poco. A giugno di quest’anno Serra rileva la quota e sale al 78%. E nel frattempo si stava definitivamente sfilando anche Chris Hohn, 51 anni, con il suo The Children’s Investment Fund (Tci) che in Italia ha sottoscritto bond del gruppo Statuto, con garanzia sulla holding degli hotel Danieli di Venezia, San Domenico di Taormina, Four Season di Milano. Serra si appoggiava a Tci per la gestione amministrativa dei fondi di investimento. Ma con la crescita delle masse amministrate, per Algebris l’outsourcing non aveva più senso. Così i fondi sono rientrati all’«ovile», la partnership si è chiusa e il 22% (non una quota irrilevante) è stato collocato in un trust in attesa di trovare un accordo con il gestore genovese: intesa siglata da poco con Serra che ha rilevato il 22% dal trust salendo al 100% di Algebris.