Corriere della Sera

L’inventore del Bosco verticale: portare più alberi in città, trasformar­e i tetti in tanti giardini

- Corinna De Cesare

«Finalmente abbiamo capito che è possibile far convivere un’architettu­ra in pietra con piante e arbusti».

Stefano Boeri ha raccontato più volte di com’è nata l’idea delle pluripremi­ate torri del Bosco verticale, grattaciel­o più bello del mondo. Ma val la pena ricordare che il suo obiettivo era costruire una casa per gli alberi che ospitasse (anche) gli umani. E quindi? E quindi il «bonus verde» inserito in manovra gli piace assai. E lo dice al telefono nel tragitto che va dal Politecnic­o di Milano, dove insegna, a casa. «Il 75% dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera che genera il cosiddetto cambiament­o climatico — spiega — viene prodotta proprio dalle città. Mi sente?».

Sì. E le nostre piantine in terrazzo possono fare qualcosa?

«Foreste e boschi assorbono il 40% di anidride. Portare più verde in città vuol dire combattere il nemico, è un operazione fondamenta­le».

Un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno, dice Coldiretti.

«E aiutano anche a trasformar­e le superfici urbane domestiche. Si potrebbero fare tante cose per migliorare le cose: favorire la forestazio­ne di aree abbandonat­e, introdurre modelli di gestione pubblico-privato delle aree periferich­e o fare quello che ha fatto Parigi».

Cioè?

«Aumentare del 20% le superfici verdi dei tetti, entro il 2020 ci sarà un notevole cambiament­o lì».

Il Bosco verticale ha contribuit­o secondo lei a far tornare d’attualità il tema del verde in città?

«Non aspiro a tanto, ma ha dimostrato finalmente che piante e alberi possono convivere, questo sì»

Convivere con chi?

«Aspetti che mi fermo. Convivere con i palazzi. Ora mi sente? È possibile un nuovo rapporto con il mondo vegetale».

La norma introdotta in manovra prevede anche una detrazione del 36% per le spese «verdi».

«Sì sì, la conosco bene perché ho partecipat­o anche alla sua discussion­e in un incontro alla Camera. Questa facilitazi­one è un elemento ulteriorme­nte positivo perché incentiva una tendenza già presente in molte città dove, tra l’altro, di verde c’è proprio bisogno».

 ??  ?? Stefano Boeri, architetto milanese (classe 1956) è professore ordinario di Urbanistic­a al Politecnic­o di Milano: per il Bosco Verticale ha ricevuto l’Internatio­nal Highrise Award e il premio come più bel grattaciel­o del mondo insignito dal Ctbuh
Stefano Boeri, architetto milanese (classe 1956) è professore ordinario di Urbanistic­a al Politecnic­o di Milano: per il Bosco Verticale ha ricevuto l’Internatio­nal Highrise Award e il premio come più bel grattaciel­o del mondo insignito dal Ctbuh
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Casa-giardino Il Bosco verticale di Porta nuova a Milano

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