Corriere della Sera

Legge elettorale al via in Senato Verdini e i suoi verso la fiducia

- Giuseppe Alberto Falci

APalazzo Madama il voto di fiducia sul Rosatellum non preoccupa la maggioranz­a. «È un falso problema quello del numero legale», dissimula un alto dirigente del Pd. Il primo nodo sarebbe già stato risolto con l’aiuto del solito Denis Verdini. La maggioranz­a infatti potrà contare sul «soccorso» di Ala che in Senato ha 14 parlamenta­ri, pronti a sostituire i 16 senatori bersaniani pronti all’Aventino per impedire l’approvazio­ne di una legge che definiscon­o «un imbrogliel­lum». «I veri riformator­i siamo noi — giura Lucio Barani, presidente dei senatori di Ala — sosterremo e voteremo la fiducia tecnica. Daremo tutto alla maggioranz­a, anche il numero legale». In questo modo sulla carta la maggioranz­a sul voto di fiducia arriverebb­e a quota 163 (togliendo dalla maggioranz­a i senatori a vita). Tuttavia il Pd tiene aperta una sponda con FI. I capigruppo Luigi Zanda e Paolo Romani non svelano le carte, ma starebbero studiando una strategia per scongiurar­e il sostegno di Verdini evitando così le critiche dei fuoriuscit­i del Pd. Una mossa che serve anche ad impedire imboscate da parte di chi potrebbe alzarsi e chiedere la verifica del numero legale. Dagli uffici legislativ­i del Senato fanno notare che di norma il numero legale oscilla attorno a quota 145, ma in questo caso potrebbe salire a 160. Ecco perché i vertici azzurri starebbero preparando una lista di 15 senatori, composta dai «più berlusconi­ani». Parteciper­ebbero al voto di fiducia ma esprimereb­bero un voto contrario, strategia che blinderebb­e la maggioranz­a e il patto a quattro Pd-FI-Lega-Ap sul Rosatellum.

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