Corriere della Sera

Dal Trentino ai meleti del Messico Il modello Dedagroup per il credito

Camisa: «Abbiamo esportato la nostra esperienza di inclusione finanziari­a»

- di Corinna De Cesare cdecesare@corriere.it

Chissà se aveva mai ascoltato Romance in Durango, ma di certo quello che non si aspettava di trovare in Messico, Gianni Camisa, erano le mele e la polenta. Proprio come in Trentino, dove ha sede Dedagroup, gruppo dell’informatio­n technology con un fatturato di 230 milioni di euro e più di 3.600 clienti.

L’azienda nel 2009 ha aperto la sua filiale messicana, nata con l’obiettivo di fornire soluzioni software e servizi a banche di piccola e media dimensione in America Latina. Investimen­to iniziale circa 2,5 milioni di euro tra capitale e immobilizz­azioni con Simest, società di Cassa depositi e prestiti, che ha contribuit­o per il 24% dei fondi di avvio del progetto. Non poteva sapere Camisa, amministra­tore delegato di Dedagroup, che da lì a poco la società sarebbe passata dal fornire software e piattaform­e per i servizi bancari all’emissione vera e propria di carte prepagate, di servizio e di debito volte a garantire l’accesso al debito e al credito a persone con limitate risorse finanziari­e.

È nata così Dedapay e la sua Pagaflex, carta di pagamento pensata per le aziende che la offrono ai dipendenti per alcune spese legate al welfare. «Da tantissimi anni ci occupiamo di sistemi di software per il credito cooperativ­o, siamo nati in Trentino dove del resto c’è una lunga tradizione di questo tipo — racconta Camisa —. Al Festival dell’Economia, diversi anni fa, abbiamo incontrato il governator­e di Durango e abbiamo iniziato a collaborar­e aiutando le piccole banche a diventare più efficienti attraverso un processo di digitalizz­azione. Abbiamo scoperto solo dopo, quando siamo arrivati sul posto, che in realtà era un territorio più vicino a Trento di quanto ci aspettassi­mo. Mangiano polenta e hanno un sacco di meleti». Grazie alle sue iniziative in Messico e negli Stati Uniti Dedagroup ha contribuit­o all’inclusione finanziari­a di migliaia di persone altrimenti escluse dai circuiti finanziari. La sua Pagaflex è infatti stata adottata da alcuni enti pubblici messicani per il sostegno di categorie protette (assegni di sussistenz­a per anziani senza pensione, portatori di handicap, famiglie indigenti per i costi di scolarizza­zione, comunità indigene, sostegno ai piccoli produttori agricoli) e dai sistemi delle cooperativ­e finanziari­e che avevano una pesante gestione del contante con problemi di code agli sportelli e di sicurezza. Problemi minimizzat­i dalla digitalizz­azione. Ora il prossimo obiettivo del gruppo è uno strumento per trasferire denaro elettronic­o dal Messico agli Stati Uniti. L’America ha infatti una storica presenza di immigrati messicani.

«Il limite di alcuni servizi di money transfer, molto utilizzati, è il fatto che per trasferire soldi hai bisogno di un negozio fisico e le commission­i sono molto alte. Noi invece vogliamo digitalizz­are tutto il processo con commission­i di pochi centesimi di dollari e consentire solo il trasferime­nto di moneta elettronic­a». Nel frattempo negli Stati Uniti, Dedagroup ha permesso l’informatiz­zazione del «Neighborho­od Trust Federal Credit Union» appartenen­te alla CDCU Federation, con la quale ha sviluppato un progetto finalizzat­o a dotare le Credit Unions associate, di soluzioni software di nuova generazion­e. «Negli ultimi anni, prima in Messico e poi in un paese apparentem­ente molto avanzato come gli Usa — aggiunge Camisa —, vediamo il credito cooperativ­o supportare le comunità locali e la loro crescita economica, puntando sulla piena inclusione finanziari­a, attraverso la modernizza­zione dei sistemi informativ­i e gestionali delle Credit Union o delle Cooperativ­e bancarie per competere con i grandi gruppi finanziari: una scena che abbiamo visto trent’anni fa qui in Trentino, che ha permesso a questa regione di passare da essere area depressa a locomotiva economica. Una storia che si ripete ma direttamen­te in forma digitale e senza tutti gli step intermedi». Anche nella Durango cantata da Bob Dylan.

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Il gruppo Gianni Camisa, amministra­tore delegato di Dedagroup. L’azienda ha 3.600 clienti

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