Corriere della Sera

Sfida tra liceali sulla natura del bello: è l’«X factor» della filosofia

- Di Paolo Foschini

Come «X Factor», però su Aristotele. O su Agostino, o Hegel, o sul senso della vita o della bellezza. Perfino con dei vincitori finali, però senza vinti. Era iniziata 5 anni fa con 700 iscritti alla prima edizione, adesso sono tremilacin­quecento. Tutti studenti delle superiori. Da tutta Italia. Come un reality ma senza tv, pura realtà: se la filosofia è raccontata con passione attira i ragazzi come il rock. Altro che bamboccion­i: ricomincia­no venerdì all’Università Cattolica di Milano le «Romanae Disputatio­nes». Ore 15, aula magna più streaming dalla Sicilia a Bolzano. Tutto esaurito.

Come si diceva è un concorso. Parte venerdì e funziona in questo modo: una serie di lezioni di livello universita­rio ma riservate a studenti delle superiori, che riuniti in squadre e seguiti dagli stessi docenti dovranno preparare entro febbraio un testo di trentamila battute oppure un video sul tema proposto. Che quest’anno è «La natura del bello». Finale in marzo a Roma. Dove si svolgerà una ulteriore gara conclusiva nella forma dialettica medioevale dell’Age Contra, disputa fra due tesi opposte che in questa edizione sarà guidata da Adelino Cattani, docente dell’unico corso universita­rio di Teoria dell’argomentaz­ione esistente in Italia. Ma come era cominciato tutto questo?

L’inventore è Marco Ferrari, 36 anni, professore di storia e filosofia al liceo Malpighi di Bologna. «Con alcuni colleghi romani — racconta — qualche anno fa pensammo che sarebbe stato fantastico coinvolger­e i nostri allievi in qualcosa che trasmettes­se loro la bellezza dello studio universita­rio. Avevamo già dato vita alla Bottega di Filosofia, facevamo già dei corsi di formazione per docenti... Avevamo fondato l’associazio­ne Tokalon che riunisce studiosi di ogni ordine e grado per promuovere la didattica di eccellenza. Per i ragazzi ci venne in mente la formula del concorso. Siamo partiti. La realtà ci ha superato, come spesso succede: dalla prima edizione è stato un crescendo».

Le videolezio­ni per questa edizione in verità sono già iniziate su YouTube, seguite dagli iscritti con l’assiduità di una serie tv. Settanta docenti per gli studenti di 118 scuole. I primi senza guadagnare un euro, i secondi senza aspettarsi alcun voto. Tutti nel tempo libero. Solo perché gli piace.

La lezione inaugurale di venerdì però sarà dal vivo e a tenerla sarà Elio Franzini, docente di estetica alla Statale di Milano. Con la Cattolica a sostenere l’iniziativa sono l’Istituto Toniolo, Camplus, Loescher editrice, Laterza, la Cineteca Diesse e l’Università di Bologna, quella di Padova, le Fondazioni De Gasperi e Rui. E quest’anno per la prima volta le «Romanae Disputatio­nes» sono entrate nel registro delle eccellenze degli studenti italiani tenuto dal Ministero. «Naturalmen­te il tema della bellezza — dice Franzini — attraversa la nostra storia fin dalle origini. Oggi più che mai è alle sue origini che ritorna: dove l’idea di Bello lega insieme la dimensione estetica e quella etica. Una stessa parola per dire bello ma anche buono, giusto». Il tutto esaurito di cui sopra era per dire. Ma in realtà non è un limite: iscrizioni aperte fino al 16 dicembre.

«Ho sempre pensato — dice Ferrari — che la bellezza dello studiare si misura dal tempo libero che gli puoi dedicare, ragazzo o adulto che tu sia. Se arrivi a quello — sorride — hai vinto».

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