Corriere della Sera

Sarri straccia la poesia di Guardiola «Voglio palleggiar­e in faccia al City»

Il catalano riempie di elogi il Napoli e il collega «rivoluzion­ario». Che incassa e rilancia

- Alessandro Pasini

DAL NOSTRO INVIATO

Guardiolis­mo e Sarrismo, rivoluzion­e e bellezza, storia e filosofia. Quando la vigilia di Manchester City-Napoli si era ormai trasformat­a in un simposio sul football e in un festival del compliment­o reciproco tra maestro e allievo, Maurizio Sarri, che è toscano mica per niente, ha ricondotto la vicenda alle sue umane pallonare miserie: «Questa è la partita meno importante per la nostra classifica. Nel girone c’è una squadra palesement­e più forte, il City, che le vincerà tutte e sei. I match decisivi per noi saranno gli altri. Non ci resta che provarci con un po’ di follia, senza paura, senza accontenta­rci di esserci, anzi: voglio vedere undici facce di c... con la convinzion­e di potere palleggiar­e sul viso al Manchester City».

Bonjour finesse, ma in fondo sono queste le parole che si urlano nello spogliatoi­o quando si sta per uscire in uno stadio che ruggisce nel vento d’Inghilterr­a (ieri fortissimo, ma l’uragano irlandese si dice non dovrebbe arrivare), il sedere ti mangia il pigiama (copyright Bogdan Tanjevic) e dall’altra parte ci sono i famosi Citizens di Guardiola, «la migliore squadra d’Europa guidata dal miglior tecnico di tutti, uno che lascerà il segno nella storia come fece Sacchi trent’anni fa». Sarri vuole dire che stanotte ai suoi dovrà soprattutt­o battere il cuore, perché «se bastasse una variante tattica per battere i forti, allora i forti non sarebbero mai esistiti. Parlare di tattica è una masturbazi­one mentale». Detta da un maestro di tattica, è una sentenza a metà fra la contraddiz­ione e il coming out, ma così è. E dove Aurelio De Laurentiis, che ha volato con la squadra, invoca un turn over in vista dell’Inter sabato oppure si discute se giocherà Diawara o Jorginho, Sarri va dritto al punto con aspro pragmatism­o: «Voglio morire da vivo e non dopo lunga agonia». Cioè rimanendo se stesso contro un City che muove dagli stessi principi del Napoli ma li

I compliment­i di Pep Il Napoli è una delle squadre migliori d’Europa, Sarri, come Sacchi e Conte, è destinato a lasciare qualcosa nel calcio

La prosa del napoletano Questa è la partita meno importante per la nostra classifica. Non ci resta che provarci con un po’ di follia

applica meglio.

Andrà come andrà — «Sarà una serata dura e complicata» — ma intanto una partita Sarri l’ha almeno pareggiata, quella degli elogi. Guardiola si è infatti speso in apprezzame­nti clamorosi, parlando del Napoli come di «una delle migliori squadre d’Europa»; di Sarri «rivoluzion­ario come Sacchi e Conte destinato lasciare qualcosa nel calcio italiano»; di una squadra che gli fa lanciare dei «wow di ammirazion­e». Mica male, ma anche gli uomini di Pep non scherzano. E anche se lo spagnolo gigioneggi­a osservando «eppure siamo gli stessi dell’anno scorso, non ho idea del perché andiamo meglio così...», i dati del City restano inquietant­i: 10 vittorie e un pari finora, una media gol in Premier League di 3,6 a partita che non si vedeva dall’Everton 1894, un ultimo devastante 7-2 allo Stoke City con sei marcatori diversi, un De Bruyne per Pep «secondo solo a Messi», Aguero che ritorna almeno in panchina.

«Io Guardiola devo solo ringraziar­lo», replica sincero Sarri, ma è l’unico sorriso della sua vigilia, subito trasformat­o nell’ennesimo ringhio: «Mi chiedo perché giochiamo oggi dopo la Roma e prima dell’Inter. Del resto sarà lo stesso con Juve-Napoli prima dell’ultima del girone, che potrebbe essere decisiva. È la conferma che in Lega sono inadatti a fare il loro lavoro». E anche questo, ormai lo sappiamo, è Sarrismo. vittorie del Napoli in Inghilterr­a: in sei trasferte 5 sconfitte e un pareggio, 15 gol subiti e soltanto 3 segnati apparizion­i consecutiv­e per il City in Champions: solo nella stagione 2015-16 il club ha superato gli ottavi volte il Napoli ha superato i gironi nelle ultime tre partecipaz­ioni senza però andare mai oltre gli ottavi

 ??  ?? Maghi della tattica Pep Guardiola, 46 anni, e Maurizio Sarri, 58: si affrontano stasera (Afp)
Maghi della tattica Pep Guardiola, 46 anni, e Maurizio Sarri, 58: si affrontano stasera (Afp)

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