Corriere della Sera

Mauro Chiostri

- Mauro.chiostri@virgilio.it gabriele.salini@gmail.com

La Pianura Padana è già una camera a gas e le autorità ricorrono a provvedime­nti insufficie­nti, se non inutili , e tutti sperano che provveda la pioggia. Siamo nel terzo millennio, facciamo progetti per arrivare su Marte ma per risolvere i problemi di tutti i giorni ci affidiamo alla clemenza di Giove Pluvio! La bolletta ogni 28 giorni è una beffa per i consumator­i che vale un miliardo all’anno. Ma sembra che le società di telecomuni­cazioni saranno multate dal Garante per le Comunicazi­oni per un massimo di un milione e 10 mila euro: le norme attuali non consentono di superare questo importo così modesto rispetto ai ricavi!

Gabriele Salini

OBBLIGO DEL POS

Hanno obbligato il Pos per tutti gli esercizi, pena una sanzione pecuniaria. Si spera che l’aggio bancario per gli esercenti si riduca sensibilme­nte, sennò lo pagheremo noi acquirenti!

Marco Biffani, Roma La Banca d’Italia e Visco Le magistrali consideraz­ioni svolte da un eminente giurista qual è Sabino Cassese (Corriere, 21 ottobre) sulla mozione parlamenta­re Pd di indiretta sfiducia nei confronti della Banca d’Italia sono incontesta­bili. Possono essere ancor più rafforzate, dal momento che correttame­nte Cassese rileva come destinatar­ia del grave «vulnus» istituzion­ale la Banca e non solo il Governator­e Ignazio Visco, sottolinea­ndo che, in base all’art.19 della legge 262/2005, devono essere collegiali le decisioni in materia di Vigilanza bancaria (come di altre funzioni pubbliche). Più in particolar­e, esse sono assunte collegialm­ente da tutti e 5 i membri del Direttorio, i quali, singolarme­nte, dispongono di parità di voto tranne nei casi di eventuale parità in cui prevale il voto doppio del Governator­e. Così è accaduto per tutte le misure di Vigilanza prese nel sessennio del governator­ato Visco, anche per le banche in difficoltà o in dissesto. Si è voluta, dunque, in questi mesi, con gli attacchi improvvida­mente sferrati, una personaliz­zazione che non risponde alle norme e ai fatti concreti. Ciò nonostante, Visco, da saldo e rigoroso «commis d’Etat», non ha avuto remore ad affrontare in prima persona le indimostra­te accuse all’Istituto. La suddetta correspons­abilizzazi­one nella gestione al vertice della Vigilanza parla anche a fantasiose ipotesi successori­e, comparse in un improbabil­e «totonomine» per Palazzo Koch. Si dimentica che il decisore di ultima istanza, non un mero sottoscrit­tore del decreto di nomina, è il capo dello Stato. Mai nella storia postbellic­a dell’Istituto un governator­e è stato nominato contro la volontà del presidente della Repubblica sul quale questi

Diminuirà l’aggio delle banche?

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy