E la società ora rischia una sanzione
La Lazio rischia nuove sanzioni per ciò che è accaduto nella Curva Sud dello stadio Olimpico. C’è l’ipotetica responsabilità oggettiva rispetto alle responsabilità dei tifosi eventualmente identificati, ma soprattutto c’è la possibilità dell’apertura di un procedimento per violazione dei «principi di lealtà e correttezza» sanciti dal Codice sportivo. Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro ha chiesto alla questura un rapporto per chiarire con quali modalità la società del presidente Claudio Lotito abbia messo in vendita i biglietti della Sud al prezzo simbolico di un euro per gli abbonati della Nord chiusa dal giudice sportivo per i cori razzisti. Una iniziativa inedita, tesa a eludere il provvedimento e le sue conseguenze — l’assenza di tifo organizzato — con un semplice trasloco da un settore all’altro dello stadio. Questa decisione, che nessuno pare avesse la facoltà di bloccare, potrebbe costare alla Lazio l’accusa di slealtà sportiva, a prescindere dal successivo comportamento degli ultrà che ha fatto esplodere il caso. La violazione del codice, infatti, starebbe nell’aver aggirato la sanzione subita. Il fatto che non ci siano precedenti lascia aperta la possibilità che l’escamotage trovato dalla Lazio non sia punibile, ma dopo quello che è successo il procuratore vuole verificare ogni passaggio; anche perché, se così fosse, bisognerà introdurre una nuova norma che impedisca simili trovate.