Corriere della Sera

All’ex presidente 2 anni e 8 mesi Ora il processo con Lele Mora

- Giuseppe Guastella

Nei momenti in cui veniva condannato per peculato, Norberto Achille si vedeva rinviato a giudizio da un altro giudice per abuso d’ufficio: per l’ex potente presidente delle Ferrovie Nord Milano quello di ieri è un giorno da dimenticar­e. Eppure il suo difensore, l’avvocato Gianluca Maris, aveva fatto il possibile per limitare i danni. Aveva letto al gup Roberto Arnaldi una lettera in cui Achille diceva di essere colpevole e di vergognars­i ricordando che si era dimesso subito e aveva risarcito 465 mila euro alla società al 57% della Regione Lombardia. Il giudice, invece, ha accolto le richieste del pm Giovanni Polizzi e lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere per aver distratto tra il 2008 e il 2015 fondi della società a favore della sua famiglia. Come i 124 mila euro pagati per le bollette di tre cellulari che venivano usati dalla moglie e dai loro due figli o i 74 mila spesi con le carte di credito aziendali in ristoranti, alberghi, locali notturni, tv a pagamento, canoni internet, mobili, profumi e perfino scommesse. Ci sono anche 159 mila euro per le multe prese da uno dei figli alla guida di due auto sempre della società e tre quadri antichi (valore 17 mila euro) che sarebbero stati regalati tra il 2010 e il 2011 all’allora governator­e della Lombardia Roberto Formigoni (ha sempre negato di averli ricevuti). Per l’assunzione del compagno della figlia dell’ex agente dello spettacolo Lele Mora in una società di Fnm, Achille, invece, sarà processato per abuso d’ufficio con lo stesso Mora.

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