Noi e la paura, i ruoli invertiti di immaginario e realtà
Il nuovo numero di domani in edicola. Le confessioni di Paolo Conte e un viaggio dentro i programmi tv
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Che cosa è oggi la paura? Alla vigilia di Halloween, quali sono i nostri nuovi mostri? Su
il magazine del Corriere in edicola domani, la scrittrice Teresa Ciabatti prova a dare una risposta non convenzionale. «Ora l’immaginazione è molto più rassicurante della realtà. Al cinema i mostri sono diventati simpatici. L’intero immaginario del terrore campeggia nelle vetrine dei negozi, entra nelle nostre case e non ci crea più nessun tipo di angoscia», argomenta la finalista del premio Strega 2017. «La più grande minaccia è la vita reale. Sui grattacieli di New York non si è rapiti da
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King Kong, ma uccisi da un attentato. Allarme rosso non uscite di casa: fuori c’è lo smog, il ciclone, l’assassino seriale, il terrorista». Ma è con l’arrivo dei figli che l’ansia si sposta: «L’idea che esiste una persona per cui sono indispensabile di colpo mi fa temere ragni, treni, auto, aerei».
C’è poi l’ultima puntata dell’Antropologia politica d’autore. La scrittrice Stella Pulpo racconta il grande partito degli astenuti. Chi sono? «Un universo composito di rabbia, disaffezione, delusione, apatia, ignoranza, opinione e persino ideologia».
Antonio D’Orrico incontra il cantautore Paolo Conte per quella che «non voleva essere un’intervista, ma un processo di canonizzazione. Il maestro lo ha intuito e ha lavorato per sottrazione». Conte ricorda il concerto a Parigi del 12 marzo 1985, quello in cui «diventò se stesso», dicendo alla band «andiamo e facciamogli vedere chi siamo» e suonando il kazoo. E ammette: «Sì, qualche mia canzone può assomigliare a un noir, ma senza spargimento di sangue».
Il protagonista di Doppio Binario – Intervista in Movimento è Luca Argentero, che risponde a Vittorio Zincone attraversando Torino, sua città natale, con i mezzi pubblici. Tra ammiratrici scatenate e richieste di selfie, l’attore ripercorre gli esordi al Grande Fratello: «Lì perché non volevo fare il commercialista». E sulle proposte cinematografiche da vagliare cita il Jep Gambardella de La Grande Bellezza: «Non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare».
Infine, una giornalista di ha passato 48 ore tra il pubblico dei programmi tv, da Di Martedì a Pomeriggio 5 passando per Chi l’ha visto?, e ha scoperto un mondo divertente e a tratti surreale.