Alleanze bancarie, la tedesca Commerz si affida a Goldman e Rothschild
Commerzbank si prepara ad affrontare un’aggregazione europea. La seconda banca tedesca avrebbe affidato agli advisors Goldman Sachs e Rothschild un mandato per l’analisi delle opzioni e degli «scenari» di M&A. I nomi dei due consulenti sarebbero stati confermati da più fonti, ha scritto ieri il Financial Times. Secondo lo stesso quotidiano britannico le attese non sembrerebbero quelle di una scalata ostile, ma l’indiscrezione — sulla quale hanno declinato ogni commento tutti i soggetti indicati nell’articolo — ha contribuito comunque a mettere le ali al titolo Commerzbank
che ha guadagnato il 6 per cento a 12,12 euro, la miglior performance di ieri alla Borsa di Francoforte.
È del resto sempre pronta a riaccendersi la speculazione sulla banca tedesca in via di rilancio, entrata secondo le ricostruzioni nel mirino dei gruppi francesi Crédit Agricole e Bnp Paripas. Il Financial Times ricorda anche il possibile interesse dell’italiana Unicredit, un’ipotesi circolata qualche settimana fa e che tuttavia, solo alcune settimane fa, il vicepresidente vicario Vincenzo Calandra Buonaura aveva definito «una bufala».
Commerzbank sembra tornata
appetibile dopo le difficoltà attraversate nella crisi degli ultimi anni, una strettoia che ha portato lo Stato nel capitale. Il governo di Berlino è ancor oggi in possesso di una quota di circa il 15%.
Un’ eventuale operazione — che non potrebbe dunque prescindere dal parere del (nuovo) ministro tedesco delle Finanze dopo l’uscita di Wolfgang Schäuble — avrebbe un valore di 14 miliardi di euro e sarebbe la più grande realizzata nel settore bancario in Germania da almeno un decennio.