«Bàrnabo», l’esordio di Dino Buzzati
Èin edicola con il «Corriere della Sera» la quarta uscita della collana «Le opere di Dino Buzzati», dedicata ai romanzi dello scrittore e firma storica del quotidiano di via Solferino (Published by arrangement with The Italian Literary Agency, Milano). La biblioteca settimanale è composta da 25 libri in vendita al prezzo di 8,90 più il costo del quotidiano ed è curata da Lorenzo Viganò. Ogni volume è arricchito inoltre da copertine e prefazioni inedite a firma di giornalisti e collaboratori del «Corriere». La quarta uscita — accompagnata dalla prefazione di Marzio Breda — è Bàrnabo delle montagne, pubblicato per la prima volta nel 1933 (la copertina della nuova edizione, qui a destra, è una tavola disegnata dallo stesso Buzzati per il suo Poema a fumetti). Si tratta del primo romanzo dell’autore, considerato dai critici il suo «archetipo creativo». Qui si possono rintracciare infatti molti dei temi che caratterizzeranno la sua narrativa: l’attesa, l’amore per le montagne, il senso del dovere, l’espiazione della colpa, la paura, il coraggio, il ruolo del tempo.
Dino Buzzati era nato a Belluno nel 1906. Il padre, Giulio Cesare Buzzati (18621920), era un giurista; la madre, Alba Mantovani (1871-1961), veneziana, era figlia del medico Pietro Mantovani e della nobildonna Matilde Badoer. Scrittore, giornalista e pittore, Buzzati entra al «Corriere della Sera» nel 1928 e ci rimane per oltre quarant’anni, diventando una delle firme più illustri. Dal dopoguerra fino alla morte, avvenuta a Milano nel 1972, Buzzati concentra l’attività giornalistica in particolare sulla cronaca nera, genere da lui prediletto.