Corriere della Sera

«Apertissim­i: in due anni 62 mila visite»

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Un calendario di eventi di cultura, dedicati ai padri della letteratur­a italiana, ai nodi della società contempora­nea e alle epopee storiche del nostro Paese: appuntamen­ti che fanno il tutto esaurito e hanno attirato in due anni di vita migliaia di persone. Tanto che il luogo è stato insignito del Best Location Award 2017: il grattaciel­o Intesa SanPaolo a Torino è diventato un luogo della cultura della città, spiega Vittorio Meloni, studioso di comunicazi­one e direttore delle Relazioni esterne di Intesa Sanpaolo, e si appresta a ospitare due nuovi eventi di qualità. «Il grattaciel­o, che è un luogo di lavoro, è diventato sede pressoché continua di appuntamen­ti. Ad esempio il ciclo del centenario di Natalia Ginzburg, il

Missione «Un luogo di lavoro è diventato una sede di incontri preziosi per la città»

trentennal­e della morte di Primo Levi. Ma anche la due giorni dedicata alle imprese di Sharing Italia, che ha mescolato oratori scientific­i e performanc­e come il concerto di Michael Nyman e gli eventi di street art; e ancora gli incontri in partnershi­p con la Città di Torino, con MiTo. Inoltre la Biennale Democrazia, la mostra di Tiziano e la produzione di spettacoli, come la pièce di Daniel Pennac dal suo ultimo libro». Il risultato è la presenza di 62 mila persone in 2 anni (compresi i visitatori alle aperture di Invito a palazzo) e il tutto esaurito a poche ore dall’apertura delle prenotazio­ni sul sito. «Abbiamo visto la partecipaz­ione di migliaia di persone a serate molto dense e interessan­ti, anche quando non erano proprio “facili” (e avremo Garton Ash, che affronta temi di attualità molto in evidenza all’estero, meno nel nostro Paese). Il successo si deve in parte al fatto che non sono eventi paludati ma aperti, e che Torino è città molto vivace. E al fatto che c’è una forte domanda di cultura». (i.b.)

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