Corriere della Sera

Giocando all’italienne Ranieri progetta un nuovo capolavoro

Il suo Nantes segna pochissimo ma è terzo in classifica

- Carlos Passerini

Troppo vecchio, dicevano. Pensare che è servita perfino una specie di dispensa papale controfirm­ata (malvolenti­eri) da Raymond Domenech, capo del sindacato allenatori, che all’inizio a quelli del Nantes aveva detto chiaro e tondo che no, non si poteva, perché in Francia la panca agli over 65 è vietata, e siccome Claudio Ranieri ne ha uno in più non c’era niente da fare. Poi, quando in coda a una polemica che ha tenuto banco tutta l’estate la deroga è arrivata, ci si sono messi i risultati: due partite e due sconfitte, qualche infondato spiffero d’esonero, e molti giù a sentenziar­e che sì, forse era meglio lasciarlo dov’era il vecchio re, alla sua dolce pensione romana, alle sue memorie.

La verità è che di vecchio, qui, c’è solo il preconcett­o che lo accompagna da una vita intera, anche ora che tutto il mondo sa cosa dove diavolo si trovi Leicester, e cosa sia successo laggiù nel maggio 2016. Che poi calma a parlare di pensione e memorie, perché in fondo è esattament­e quanto si diceva due anni fa: già perché, dilliding dilli-dong, oggi il Nantes si trova in piena zona Champions Legue, terzo a 6 punti dal Psg la cui rosa ha un valore almeno dieci volte superiore, 650 milioni di euro contro 50, più o meno come il nostro Cagliari, o il Chievo. Guai però a parlargli di nuovo Leicester: «Solo il Psg può perdere il campionato, e comunque a me la classifica non importa». Vedremo, è lunga, intanto però il calendario propone un paio di impegni alla portata — Digione in trasferta, Tolosa in casa — prima del big match al Parco dei Principi del 18 del mese venturo.

Sull’Atlantico però sognano già in grande, qualche spudorato tratteggia addirittur­a il nono titolo a 16 anni dall’ultimo, lo stadio della Beaujoire è sempre pieno come un uovo e a

Il Psg Poche storie, solo il Psg può perdere il campionato E poi io la classifica nemmeno la guardo, non mi interessa Il gioco Pochi gol? Certo, un po’ di champagne non farebbe male, ai ragazzi l’ho pure detto, ma va bene anche così

nessuno importa dell’etichetta catenaccia­ra di «calcio à l’italienne» appiccicat­a da qualche purista per via dei 9 gol fatti e dei solo 7 subiti che però hanno fruttato 20 punti. Fra l’altro da quelle parti i vecchi suiveurs rivendican­o la genesi del tikitaka: nacque lì, dicono, fra ’80 e ’90, quando ci giocava l’argentino Burruchaga. Il Nantes by Claudio invece segna poco ma bene: in sostanza ogni gol frutta due punti e passa. Il modulo oscilla fra 4-4-2 e 4-5-1, il miglior marcatore è l’argentino Sala, due gol, in porta poi sta facendo un figurone Tatarusanu, preso dalla Fiorentina per 2,5 milioni. «Certo, un po’ di champagne non farebbe male, ai ragazzi l’ho detto, ma va bene uguale» ci ride sopra Ranieri con la solita aria allegra da italiano reti segnate in dieci partite e solo sette subite: Ranieri ha conquistat­o con questi numeri 20 punti ed è terzo (Afp) tutt’altro che in gita.

Qualcosa poi significa se uno come Bielsa, allenatore del Lilla, uno che tanti chiamano il Maestro e che il calcio lo vede decisament­e in un altro modo, ha detto che «Claudio è un esempio per chiunque faccia l’allenatore». O il cantante: l’altro giorno, a Londra, nel bel mezzo della cerimonia per i Fifa Awards, i Kasabian hanno piantato lì tutto per andarlo ad abbracciar­e. Sono tifosi del Leicester, come molti di quelli che lo rimpiangon­o sulla panca delle Volpi, oggi tristement­e 14esime in Premier. Gira tutto storto, è appena stato licenziato l’uomo che prese la sua sedia, Shakespear­e, e ora in molti reclamano il ritorno di King Claudio. Il Daily Mail l’altro giorno ha ammesso: «Abbiamo sminuito i suoi meriti, il genio era lui». Too late, troppo tardi.

 ??  ?? Tutti in fila Il brasiliano Andrei Girotto, seguito dai compagni, va a festeggiar­e con Ranieri a bordo campo uno dei rari ma pesantissi­mi gol del Nantes
Tutti in fila Il brasiliano Andrei Girotto, seguito dai compagni, va a festeggiar­e con Ranieri a bordo campo uno dei rari ma pesantissi­mi gol del Nantes

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