La Finanza in Rai per le spese di Maggioni «Episodi chiariti»
Su mandato della Procura, i finanzieri del nucleo Tributario sono entrati ieri negli uffici Rai di viale Mazzini per acquisire documenti in un fascicolo d’indagine nato da una denuncia contro il presidente della tv di Stato, Monica Maggioni. L’ipotesi del pm Claudia Terracina e del procuratore aggiunto Paolo Ielo è duplice: peculato e abuso d’ufficio. Non ci sono indagati. «Episodi già chiariti», fanno sapere dallo staff della giornalista, mentre la Rai ribadisce la sua piena collaborazione agli accertamenti. La denuncia dell’associazione Rai Bene Comune, rilanciata dalla deputata dei M5S, Mirella Liuzzi, è dell’agosto 2015. Tre i temi: i 19 viaggi del presidente a spese della Rai per promuovere il suo libro «Terrore Mediatico» (tutti in Italia, tranne uno a Copenaghen); l’affidamento senza gara nel periodo 2013-2015 di un service redazionale alle società Omninec, ProNetics e Wedot; le interviste su RaiNews e su Rai.it all’architetto Dario Curatolo, compagno della Maggioni quando lei dirigeva il canale all news. L’ultimo punto non è citato nel decreto dei pm che sul resto chiedono di acquisire anche «l’intero iter procedurale e l’eventuale corrispondenza intercorsa con l’Anac». Il membro del cda, Carlo Freccero, ha spiegato a giugno, in Vigilanza, che la Maggioni veniva invitata ai convegni non come autrice ma come giornalista Rai che si è occupata di terrorismo. Per gli affidamenti diretti si tratterebbe invece, secondo lo staff della Maggioni, di contratti del 2012) dirottati dal sito web a RaiNews.