Corriere della Sera

LE NOSTRE E LO SMOG LE SOLUZIONI ESISTONO

CITTÀ

- Di Giovanni Valotti

Non ci siamo ancora lasciati alle spalle l’emergenza siccità ed una foto twittata dallo spazio ci restituisc­e una paese soffocato dalla smog. Il Comune di Torino invita i cittadini, sul proprio sito ufficiale, a rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando anche di aprire porte e finestre. Il sindaco di Milano chiede di ritardare l’accensione degli impianti di riscaldame­nto. In molti centri urbani del Nord Italia si sono superate le soglie di tolleranza dei principali inquinanti atmosferic­i, polveri sottili in testa. In diverse città sono in corso di attivazion­e provvedime­nti per il blocco parziale o totale del traffico delle automobili private.

La lunga assenza di precipitaz­ioni è spesso additata come una delle principali cause di questa situazione drammatica. In realtà, la mancanza di piogge null’altro fa che esasperare i gravi problemi ambientali delle città del nostro Paese, la cui soluzione richiede tuttavia interventi radicali e di ampio respiro attraverso la diffusione di soluzioni e tecnologie già note e disponibil­i.

La ricetta è semplice e si basa su tre linee di azione: la produzione di calore per gli edifici attraverso tecnologie ad impatto ambientale decisament­e più basso di quello attuale; il sostegno al trasporto pubblico e lo sviluppo della mobilità sostenibil­e; la diffusione degli interventi di efficienta­mento energetico, tali da assicurare una riduzione sensibile dei consumi e della collegata produzione di agenti inquinanti.

Dal primo punto di vista, ad

esempio, lo sviluppo del teleriscal­damento ha significat­ivi benefici sia in termini energetici, come il risparmio di tonnellate equivalent­i di petrolio, che ambientali, come il migliorame­nto della qualità dell’aria. È una tecnologia matura, ampliament­e diffusa negli altri Paesi e promossa dall’Ue. Nel nostro Paese conosce alcune esperienze eccellenti, ma una sua diffusione più ampia richiede una politica di incentivi significat­iva e tale da rendere sostenibil­i i rilevanti investimen­ti che lo sviluppo della rete richiede.

L’aumento della potenza elettrica nelle case con un maggior uso del vettore elettrico per il riscaldame­nto, così come programmi per l’introduzio­ne delle caldaie di nuova generazion­e, sarebbero una valida alternativ­a per le zone non raggiungib­ili con il teleriscal­damento. Ma, ancora una volta, questo difficilme­nte accadrà in assenza di specifici programmi su scala nazionale e territoria­le.

Per quanto riguarda il traffico, la mobilità sostenibil­e può conoscere un’importante accelerazi­one attraverso la diffusione dei veicoli «puliti», specie per il Trasporto pubblico locale, siano essi elettrici o a metano, non da ultimo anche attraverso la valorizzaz­ione del biometano da rifiuti, così anche da dare concreta attuazione al concetto da tutti condiviso di economia circolare. Altrettant­o importante sarà poi procedere, senza indugio, alla infrastrut­turazione delle città con le colonnine per la ricarica, all’interno di programmi nazionali e locali che incentivin­o i privati all’acquisto e all’utilizzo di autovettur­e elettriche, magari anche attraverso disincenti­vi alla circolazio­ne nei centri urbani per le autovettur­e tradiziona­li. Si definisca, infine, un grande piano di incentivi per gli interventi di efficienta­mento energetico sugli edifici privati, le scuole, gli ospedali, le case popolari. Perché lo spreco di calore ed energia non ha solo un impatto sul portafogli­o di tutti noi, ma dolorose conseguenz­e anche in campo ambientale. Tutto questo richiede ovviamente risorse. Importante, tuttavia, distinguer­e le esigenze di taglio della spesa improdutti­va dalla necessità di sostenere investimen­ti con un significat­ivo ritorno sia in termini di risparmi futuri che in chiave di benefici ambientali e sulla salute dei cittadini. Nelle aree urbane si concentran­o, e si concentrer­anno sempre più, popolazion­e, consumi e servizi. È proprio qui che è necessario e possibile fare da subito innovazion­e, passando dalle emergenze alle soluzioni.

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