Corriere della Sera

Suso libera il Milan dagli incubi I rossoneri si divertono col Chievo

In gol lo spagnolo, Calhanoglu e Kalinic. Paura per Calabria che finisce in ospedale

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Alessandro Bocci

VERONA Una risposta forte. Il Milan torna a vincere dopo un mese e Montella scaccia i fantasmi che alleggiava­no intorno alla sua traballant­e panchina. Il protagonis­ta del riscatto non è uno dei molteplici colpi dell’estate rossonera, ma il solito impareggia­bile Suso. Lo spagnolo, di gran lunga il migliore in campo, con il sinistro piega la partita nel momento chiave e nel giro di sei minuti spedisce il Chievo all’inferno: prima con un diagonale maligno che aggira Sorrentino e si infila nell’angolo lontano dalla portata del portiere, poi con un cross teso che Cesar maldestram­ente spedisce nella sua rete. Ed è sempre Suso, nella ripresa, prima di uscire perché sabato c’è la Juve, a fornire a Kalinic il pallone del definitivo 4-1. Nel frattempo Calhanoglo­u aveva realizzato il 3-0 e Birsa provato a far rientrare in gioco i veronesi. Niente da fare.

Il Milan così torna a respirare. Una vittoria netta, facile, con poche ombre (qualche distrazion­e difensiva a partita già decisa). Ma è presto per capire se Verona, in passato fatale, può essere il crocevia della svolta. I facili entusiasmi sono dannosi. È di sicuro un primo passo verso la riscossa. Montella aspettava una risposta dalla squadra dopo tre sconfitte e un pareggio pieno di rabbia e polemiche con il Genoa. Che ci sia riuscito senza Bonucci, l’acquisto più rilevante, può essere una casualità ma non è detto che lo sia. Ora, imboccata, la retta via, il Milan non dovrà più smarrirla anche perché sabato a San Siro arriva la Juventus in una specie di prova del nove.

Il risultato nella umida notte del Bentegodi è rotondo ma sul piano del gioco la squadra rossonera deve crescere parecchio. La manovra, sin che il risultato è in bilico, è lenta e condita da molti errori. I montellian­i sono però volenteros­i, determinat­i e fanno sempre la partita, alzando il pressing, giocando con il baricentro alto, sopperendo anche alla precaria condizione di Biglia, che va in campo con un muscolo affaticato. Il Chievo, che aveva perso l’ultima partita il 9 settembre, è l’ombra di se stesso, piatto, quasi rassegnato, forse stanco.

La prima parata della serata è di Donnarumma, facile sul tiro di Radovanovi­c, sporcato da Kessie. E anche la prima occasione è dei veronesi: la distrazion­e di Musacchio favorisce l’incornata di Tomovic che non prende neppure lo specchio della porta. La partita però la fa sempre il Milan, che nel primo tempo gioca in pianta stabile nella metà campo dei gialli di Maran e nella ripresa sfrutta gli spazi per le ripartenze. Suso è l’arma da cui ripartire. I gol salvano Calhanoglo­u e Kalinic, in chiaroscur­o. Donnarumma, con una prodezza, spedisce il colpo di testa di Tomovic sulla traversa evitando il 4-2. Alla fine attimi di paura per Calabria che, in uno scontro con Gobbi, prende un colpo molto forte su collo e faccia e viene portato via in ambulanza e poi subito in ospedale.

Montella La squadra ha fatto una grande gara con difficoltà maggiori rispetto alla partita col Genoa

 ??  ?? Rete Il pallone calciato da Suso si infila alle spalle del portiere del Chievo Sorrentino: è l’inizio della goleada milanista a Verona (Ansa)
Rete Il pallone calciato da Suso si infila alle spalle del portiere del Chievo Sorrentino: è l’inizio della goleada milanista a Verona (Ansa)
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