Inés, nuova stella degli unionisti: «Calpestata la democrazia»
DAL NOSTRO INVIATO A BARCELLONA
«Ma presidenta Forcadell, si rende conto di quel che sta dicendo? Qui si sta per compiere un atto di sovversione e di irresponsabilità inaudito e lei si nasconde dietro il regolamento del Parlament?». Per essere ancora più chiara Inés Arrimadas batte gli indici delle due mani sulle tempie: ma sei proprio matta? La bella Inés è sempre molto aggressiva nei suoi interventi, ma ieri ha fatto un passo in più. È la portavoce di Ciudadanos, il partito nato in Catalogna proprio per parare la «ola» indipendentista e poi diventato alleato imprescindibile per il Partido Popular. In mezzo al clamore secessionista Inés non perde la parola affilata: #nonoscallaran, non ci zittiranno, è il suo hashtag preferito. È giovane, avvocata e odiata da tutta la parte catalanista. «State dimostrando di non aver capito come funziona la democrazia né cosa sia» sibila. Nel suo partito il tasso estetico è estremamente diffuso e per di più altissimo. I leader sembrano usciti da un casting di pubblicità: giovani, belli, eleganti, rassicuranti, un po’ plastificati, magari, ma estremamente telegenici come il segretario nazionale Albert Rivera. Inés è la sua versione femminile, ben avvolta in tubini bicolori, con i capelli corvini miracolosamente mai sopra il viso. Fino a ieri le mancava un quid in più. Forse l’ha scoperto con quelle dita sbattute sulle tempie.