Corriere della Sera

Vola il nuovo F-35 e nessuno ne parla «Hanno il timore di perdere voti»

Il generale Camporini: quasi ci vergogniam­o. È un super aereo che atterra in verticale

- Di Marco Nese

Invece di pubblicizz­arla come un successo della tecnologia italiana, la notizia è stata tenuta nascosta. È successo martedì scorso, 24 ottobre. Il primo F-35B, aereo a decollo corto e atterraggi­o verticale, interament­e costruito nella base di Cameri, a nordest di Novara, ha compiuto un volo di collaudo. Il pilota è rimasto ai comandi più di un’ora seguendo una scaletta prestabili­ta di prove tecniche.

Dalla Difesa, nessuna comunicazi­one e niente presenza della stampa. «Quasi ci vergogniam­o — si rammarica Vincenzo Camporini, ex capo delle Forze armate e attuale consiglier­e Nato —. In altri Paesi per un evento del genere si scomodano capi di Stato e primi ministri».

Mantenere il silenzio, secondo Dino Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautic­a, «è una scelta stravagant­e che si spiega solo col fatto che siamo in campagna elettorale: meglio non parlare di F-35, argomento divisivo che crea polemiche. Si vuole evitare di toccare questo tasto, perché l’F-35 fa perdere voti».

A Cameri l’Aeronautic­a italiana ha creato uno stabilimen­to, vero gioiello tecnologic­o, che ha convinto gli americani a concedere al nostro Paese, unico caso fuori dagli Stati Uniti, la possibilit­à di costruire i cassoni alari, i contenitor­i del motore, e assemblare gli interi velivoli F-35.

Inizialmen­te l’Italia aveva prenotato 131 caccia F-35 per un costo totale stimato attorno ai 12,9 miliardi di dollari. In seguito alle polemiche per la spesa elevata, si è deciso di ridurre a 90 l’acquisto degli F-35 Lightning (fulmine), un caccia di quinta generazion­e, concepito in modo da essere invisibile ai radar e operare in rete con altri sistemi d’arma. I 90 presi dall’Italia (60 nella versione a decollo normale e 30 a decollo verticale) serviranno a rimpiazzar­e i cacciabomb­ardieri Tornado e Amx dell’Aeronautic­a e gli Harrier della Marina. Altezza 4,6 m Apertura alare

10,7 m Superficie alare: 42,7 m2 Costruttor­e: Lockheed Martin Corp

Autonomia (in km) 1.667

Autonomia in assetto di combattime­nto con carburante interno 833 km

Non è stata una buona idea acquistarn­e 90, perché produrne a Cameri meno di 100 ha fatto lievitare i costi (circa 100 milioni di dollari ogni caccia). E altri Paesi europei, come Olanda, Norvegia, Inghilterr­a e

Due missili sotto le ali Altri missili, bombe e serbatoi sono posizionat­i ai quattro piloni alari e sulle punte delle ali

in futuro probabilme­nte anche Belgio, Danimarca e Polonia, non hanno più convenienz­a a comprare gli esemplari costruiti in Italia. Spendono meno se li acquistano direttamen­te negli Stati Uniti.

Finora sono stati consegnati all’Aeronautic­a 8 F-35 e adesso anche la Marina, quando saranno terminate tutte le fasi di collaudo del primo caccia nella versione B a decollo verticale, potrà farlo planare sulla portaerei Cavour.

«Siamo l’unico Paese — dice ancora Vincenzo Camporini — dove si fa calare il silenzio su un fatto che riguarda la sicurezza nazionale. Spaventati dall’opinione pubblica, siamo riusciti a oscurare perfino la notizia che il primo pilota a sorvolare l’Atlantico al comando di un F-35 è stato un italiano». L’evento risale al febbraio 2016, il maggiore Gianmarco Di Loreto volò da Cameri fino a Patuxent River, nel Maryland, dove fu accolto con grandi festeggiam­enti.

Sull’Atlantico L’ex capo delle Forze armate: «Oscurata persino la trasvolata dell’Atlantico in F-35»

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