Corriere della Sera

Sorbillo, Marziale e il patto alla Regione

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Polenta e riso come una pizza. «Non è un piatto dedicato al Sud, è molto di più, è il Nord che vuole diventare Sud». Mentre lo dice Massimo Bottura, che ha appena annunciato sul palco di voler aprire anche a Napoli uno dei suoi Refettori, strizza una mozzarella di bufala dentro una pentola di riso. «Ecco, sto facendo la mantecatur­a». Dopo pochi minuti la morderà pure, quella mozzarella, quasi urlando: «Voglio entrarle in testa». Lo chef italiano più famoso del mondo ha appena fatto l’unità d’Italia in un piatto: «Riso e polenta delle mie parti, mozzarella campana, pomodoro pure, quello del Piennolo di Giovanni Assante. L’Italia è una, altro che Nord e Sud, Est e Ovest. È una e biodiversa: siamo un paradiso gastronomi­co fatto di tante materie prime e di tante idee». Forse la soluzione all’eterna diatriba geografica del nostro Paese va cercata nei libri di ricette: «Si chiamavano di cucina italiana già prima del 1860», ha sottolinea­to l’editoriali­sta del Corriere Marco Demarco, sul palco insieme al cuoco modenese e alla food editor e direttrice artistica della kermesse Angela Frenda.

La prima giornata della manifestaz­ione si chiude con una notizia: Massimo Bottura aprirà presto a Napoli una delle sue mense sociali in cui i grandi chef servono ai più bisognosi il cibo non venduto al supermerca­to. Aprirà il Refettorio all’ex lanificio borbonico di Porta Capuana, ora spazio polifunzio­nale chiamato «Made in Cloister». E precisamen­te insieme a Mimmo Paladino, l’artista che ha già firmato il portale del Refettorio Ambrosiano, due anni fa, e che ora collaborer­à anche a questo nuovo progetto. L’idea di Bottura è uno spazio aperto tutte le domeniche, una tavola sociale in cui, lo precisa, «non si cucinano avanzi, ma sempliceme­nte il cibo non venduto, quegli ingredient­i ordinari che si trovano nel frigo di tutti gli italiani». Il pane raffermo, un pomodoro o una banana maturi. «A fine novembre — continua — esce Il pane è oro, il libro che raccoglie 165 ricette di 65 chef internazio­nali che hanno lavorato nei refettori di Milano, Londra e Rio e che fanno quello che facevano le nostre nonne, inventarsi piatti con quello che c’era».

La giornata si era aperta, ieri mattina, con l’annuncio di un altro progetto, l’idea della Regione Campania di portare a Milano un centro per la promozione permanente dei suoi prodotti agroalimen­tari. «Vogliamo fare promozione — ha spiegato, dal palco, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca — perché la

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Stasera Lo chef Niko Romito Sul palco Il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana con lo chef Alessandro Borghese

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