L’AMORE AI TEMPI DELLA RETE E IL CASO TALLUTO
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Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «Lo dico al Corriere»
Caro Aldo,
Valentino Talluto ha condannato a morte 30 donne contagiandole con l’Hiv, e ha ricevuto 24 anni di carcere. Per ogni donna infettata io gli avrei dato un ergastolo. Nessuna sapeva quanto rischiava perché a nessuna confidava di essere sieropositivo e non usava il profilattico. La condanna per le contagiate è a vita. Così avrebbe dovuto essere per lui, mai pentito. Non dico che sia giusto dargli solo 24 anni, ma i giudici hanno considerato forse l’imprudenza e la superficialità di quelle donne. non hanno tutti i torti perché se vai a letto con gente che conosci poco, un po’ te lo «cerchi» il rischio.
Care lettrici,
Il caso caso Talluto ha colpito molte di voi, e con ragione. Ci sono diverse considerazioni da fare. L’Aids è un allarme sopito, e la rimozione dei rischi è la principale alleata della malattia. Cosa possa aver indotto un giovane uomo a contagiare scientemente almeno trenta donne che si fidavano di lui resterà un mistero: quando la cattiveria incrocia il sadismo, cioè la gioia procurata dal dolore altrui, allora viene da dubitare che avesse ragione Terenzio, quando ammoniva che nulla che sia umano ci è estraneo. Come ha detto Elena Neri, la pm che aveva chiesto per lui l’ergastolo, «Talluto non ci ha detto un nome, non ha mai collaborato, si è chiuso in silenzi e bugie, proprio come ha fatto con le ragazze». Per fortuna una di loro ha avuto il coraggio di denunciarlo, salvando molte vite. Il colpevole non ha mai chiesto scusa; neppure per il bambino di quattro anni, figlio di una delle sue vittime, nato sieropositivo. Un’ultima considerazione: un predatore seriale di corpi e di anime ce lo immaginiamo bello o almeno fascinoso. Talluto all’apparenza è grigio e insignificante. È l’amore ai tempi della Rete: meccanico, frettoloso, compulsivo; dettato dai ritmi frenetici del web. Questo, cara Eva, non autorizza a pensare neanche per un momento che «il rischio se lo sono cercato». Ma ci ricorda quanto è importante far capire alle nostre figlie e alle nostre nipoti che devono volersi bene, stimarsi, considerarsi importanti. Che non significa non amare; significa amare le persone che lo meritano; non quelle che raccolgono più like in Rete.