Corriere della Sera

Pipita, la carica dei 101 «I gol per chi crede in me non per chi mi critica»

Buffon: «Smetto perché non voglio essere d’impaccio»

- 11ª giornata p.tom.

Quando mulina le gambe così, come avesse quattro ruote motrici, vuol dire che è il vero Higuain. Quello in grado di scaricare tutta la potenza anche da fermo, per il gol numero 100. E di trovare il colpo da biliardo per il numero 101 da quando è in Italia. Una doppietta che dà la carica all’argentino, che con le ultime prestazion­i e ora con i gol si è lasciato alle spalle le difficoltà e le critiche settembrin­e: «Sono sempre lo stesso e non rispondo mai a chi mi critica – sottolinea Gonzalo col consueto tono polemico -. Questi gol sono per tutti quelli che hanno sempre creduto in me, non per gli altri». Tra i primi c’è ovviamente Massimilia­no Allegri, che quando ha dovuto mandare in panchina il Pipita per due volte consecutiv­e non si è fatto pregare. Higuain, finito ai margini dell’Argentina nel momento chiave della volata per il Mondiale, ha lavorato molto a Vinovo nelle due soste, a settembre e ottobre. E sta tornando in grande condizione. Resta da capire perché a Gonzalo ci vogliano sempre due mesi extra per essere di nuovo al top dopo la pausa estiva. Ma, con altrettant­o senso critico, è giusto guardare avanti, come fa Allegri. Che infatti pungola subito il suo centravant­i: «Quando uno sta bene gli riesce tutto più facile, anche il sorriso. E Higuain ha lavorato molto durante la sosta. Ma adesso deve alzare l’asticella soprattutt­o in Europa: non si deve fermare qui, questo deve essere un punto di partenza. Noi dovevamo fare una prova di forza e ci siamo riusciti grazie a lui e a una grande fase difensiva».

Tutta la differenza che può fare questo Pipita l’ha vista anche Vincenzo Montella, soprattutt­o in rapporto al proprio centravant­i, Kalinic. «È stata una partita giocata alla pari, la differenza l’ha fatta Higuain che ha fatto due gol pazzeschi, si è girato in un fazzoletto ed stato bravissimo. A volte bisogna fare i compliment­i agli avversari e lui ha fatto due gol da fenomeno. Di Higuain non ne esistono tanti – spiega il tecnico rossonero – e non in tanti si possono permettere giocatori come lui». Il Milan però sul mercato ha speso 236 milioni: non si poteva prendere un centravant­i di quel calibro? «Vi fermo subito: gli attaccati da 100 milioni vogliono (Getty Images)

giocare la Champions. E possibilme­nte vincerla».

Come Gonzalo. E come il suo capitano, Gigi Buffon, che oggi compie 20 anni esatti d’azzurro e tra due settimane sarà di nuovo qui, contro la Svezia. A caccia dell’ultimo Mondiale: «Perché smetto? Perché c’è un tempo per tutto e devo anche rispettare le scelte che fa una società comprando portieri più giovani. Non devo essere d’impaccio: devo solo onorare fino in fondo la mia carriera».

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Duello Mario Mandzukic lotta per la palla con Fabio Borini

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