Norcia a un anno dal terremoto Parolin: snellire le procedure
Dal sisma è passato un anno. E adesso a Norcia per celebrare messa è arrivato da Roma il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Che nell’omelia in piazza invoca una «corale e decisa azione che muova risorse e intelligenze per ricostruire, insieme alle case e alle chiese, anche l’animo delle persone, per sconfiggere la paura e la rassegnazione, due calamità invisibili, gravi quasi quanto un terremoto». Parolin invita poi a «snellire le procedure» per accelerare la ricostruzione. Era il 30 ottobre 2016. Alle 7.40 e 17 secondi arrivò una scossa di 6,5 gradi Richter. L’evento sismico italiano più forte dopo quello da 6,9 del 1980 in Irpinia. L’epicentro era a 5 chilometri da Norcia, già danneggiata dalle scosse del 24 agosto e 25 ottobre. «Ricordo il grande silenzio, io non ho parlato per 48 ore», ha detto il sindaco, Nicola Alemanno. Ieri da Parolin è arrivata una nota di speranza: «La facciata di questa basilica ingabbiata nei ponteggi della ricostruzione, è l’emblema del sisma, e la prova della capacità dell’essere umano di risollevarsi». La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha chiosato: «L’insieme delle procedure e un investimento più convinto sulle autonomie locali, anzitutto sui Comuni, ci permetterà di entrare nella fase viva della ricostruzione».