Corriere della Sera

Francesco Italo Russo,

- Dom.testa2012@libero.it gerbov@inwind.it

Mi sembra che la recente decisione del Comitato olimpico internazio­nale, in merito alla natura sportiva dei giocatori di videogame, sia emblematic­a di un grave problema dei nostri tempi: le istituzion­i non gestiscono gli eccessi di parte delle popolazion­i, ma li inseguono.

Paolo De Marco, Roma Quel patologico cambio di casacca C’è chi vorrebbe distinguer­e i politici per come pensano e per come parlano: questa è solo la premessa per la buona politica, perché in genere parlamenta­ri, consiglier­i regionali, amministra­tori locali sanno pensare bene e sanno farsi comprender­e dalla gente, ma non sempre fanno seguire ai programmi e alle parole i fatti, i comportame­nti concreti. Quando sono al potere non solo dimentican­o i programmi, le promesse fatte agli elettori, ma spesso, in corso d’opera, cambiano casacca con molta disinvoltu­ra. Cambiare è legittimo, ma in Italia il fenomeno del trasformis­mo, già storicamen­te patologico, ha assunto dimensioni preoccupan­ti. Non sono queste le vere ragioni per cui a vincere le elezioni negli ultimi tempi sia il partito degli astenuti? Come mai da noi, a differenza di tanti Paesi europei, è così forte e diffusa la cultura del «particular­e» di guicciardi­niana memoria? Va sottolinea­to, però, che il grande storico e politico del Cinquecent­o non lo identifica­va sempre e solo con l’interesse privato, come comunement­e si crede.

Domenico Mattia Testa I limiti della Rete A proposito dei « limiti» per l’uso corretto di Internet mi chiedo, soprattutt­o fra i giovani, in quanti hanno una tale capacità di giudizio per stabilire ciò che è lecito, oppure no? Se non è lo Stato a preoccupar­si delle devianze che la Rete può produrre, chi lo deve fare? La «libertà» è un bene troppo prezioso per essere interpreta­ta da ciascuno a proprio uso e consumo. Mettere dei paletti o imporre un divieto, non sempre significa violare il libero arbitrio, quanto piuttosto può aiutare a prevenire violenza e cattiva educazione.

Montecatin­i

Aumento ingiustifi­cato dei prezzi L’attuale livello di inflazione in Italia si attesta sull’1,10 per cento. Facendo quotidiana­mente la spesa di alimentari mi accorgo dell’aumento dei prezzi ben superiore rispetto allo sbandierat­o tasso di inflazione. Forse sarebbe il caso di modificare il paniere di riferiment­o o le altre variabili proprie dei calcoli statistici al fine di rendere questo indicatore più aderente alla realtà.

Le istituzion­i inseguono gli eccessi della gente

Antonio Bovenzi

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