Un’icona dei nostri giorni: gli artisti raccontano Alan
immagine del corpo senza vita del piccolo Alan sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia, è una delle più potenti e scioccanti degli ultimi anni. Quello scatto ha interrogato tutti, mondo dell’arte compreso. Rappresentazioni pittoriche e performance lo hanno elevato a icona, come nel caso di Ai Weiwei, che si è fatto ritrarre, non senza polemiche, sulla spiaggia di Lesbo, sdraiato sulla sabbia proprio come il piccolo curdo-siriano.
Nel nuovo numero de «la Lettura» (#309), in edicola fino a sabato 4 novembre, 4 pagine ritornano sulla tragedia di Alan: Stefano Bucci spiega come gli artisti hanno reagito e raccontato la sua morte; Alessandra Coppola intervista il padre e la zia del bimbo, che sottolineano come il suo vero nome non sia Aylan — dovuto a un errore di trascrizione — ma appunto Alan; mentre Guido Rosa lo racconta in una graphic novel.
Dall’arte (e dalla cronaca) alla letteratura. Matteo Persivale intervista lo scrittore americano David Leavitt, uno dei ragazzi prodigio lanciati da Nanda Pivano, che lo presentò, insieme a Jay McInerney e Bret Easton Ellis, ai lettori italiani alla metà degli anni Ottanta. Nel 2018, la casa editrice Sem pubblicherà tre titoli della backlist di Leavitt: Il matematico indiano, Eguali amori e Un luogo dove non sono mai stato. A Natale 2018 sarà la volta di una novità, Il decoro.
Sempre di libri si occupano due pagine dedicate alla rassegna Lucca Comics, in programma dal 1° al 5 novembre. La manifestazione dedica quest’anno ampio spazio ai giochi da tavolo, passatempi che stanno conoscendo un nuovo rinascimento. Vanni Santoni racconta il dilagare di questo fenomeno, mentre Pierdomenico Baccalario ha incontrato gli Story Brothers, un trio italiano che porterà al festival un seminario per imparare i giochi di ruolo.
Infine Ettore Cinnella si concentra sulla «vera» rivoluzione russa, quella del 1905, l’inizio di una vicenda che si sarebbe conclusa nel 1921. Secondo lo storico, la rivoluzione del 1905 non fu il prologo di quella del 1917, ma il tentativo fallito di un cambiamento democratico.