Ibrida, spaziosa e molto potente La «familiare» secondo Porsche
Sulla Panamera Super Turismo: una 4x4 «plug-in» da 462 cavalli
Non puoi chiamarla station wagon, come si usava una volta, perché i tempi sono cambiati. E poi si tratta pur sempre di una Porsche, figlia della 911, almeno dal punto di vista dei riferimenti stilistici e dell’appeal che pretende e che, al di là di tutto, ha.
La Panamera versione famiglia risponde dunque al nome di Super Turismo: più adatto a lei, al suo dna di supercar vera, anche se dalle dimensioni non compatte. In realtà, la lunghezza è la stessa della versione berlina, 5 metri e un granello di polvere, ma con più spazio per i passeggeri e più bagagliaio, una cinquantina di litri che potrebbero consentire anche la sosta al supermarket, non solo a Montecarlo.
In Porsche sono stati molto attenti a rendere la Super Turismo più vivibile della berlina, senza stravolgere i connotati del modello. Una linea del tetto meno spiovente, ma aggraziata e la partita è stata vinta. E proprio in cima al nuovo lunotto, ecco lo spoiler adattivo, per rimarcare una sportività che non vuole concedere molto al resto.
Aspettando che si completi la gamma dei motori proposta in Italia, e con il punto interrogativo riguardante i Diesel, ci siamo inoltrati per le tortuose stradine alle spalle di Nizza e lungo la Costa Azzurra con la 4 E-Hybrid, la sofisticata e allo stesso semplice molto facile ibrida con il motore termico V6 biturbo benzina accoppiato a un’unità elettrica, per un totale di 462 cv, messi a terra dalla trazione integrale permanente. Il viaggio non poteva essere più comodo. Il sistema è gestito dallo switch sul volante. Partiamo con la modalità «Auto» per renderci meno difficile la vita e vedere come se la cava la Sport Turismo con questo set-up. Al primo tornante stretto la sorpresa, giriamo senza far manovra, quasi fossimo alla guida di una 718. Com’è possibile? Merito dell’asse posteriore sterzante che rende la Panamera adatta anche a percorsi che una volta sarebbe stato meglio affrontare con una city car.
Il funzionamento ibrido del powertrain ce lo dimentichiamo La Panamera Super Turismo Nonostante le dimensioni, si è rivelata davvero molto agile nella guida subito, nel senso che la spinta — quasi da Freccia Rossa — è una comodità del tutto nuova e sorprendente su auto di questo tipo. Nelle modalità più sportive la Super Turismo tira fuori anche qualche gorgoglio dallo scarico che ci fa sorridere, quasi un elogio dei vecchi tempi. Ora che là dietro, sul divanetto, volendo, ci possano stare anche tre passeggeri («quattro più uno», dicono onestamente in Porsche).
Tutti i comandi, e sono davvero tanti, alcuni dei quali si ripetono, sono per lo più touch, in bell’ordine sull’enorme tunnel ed evidenziati dal display
Comfort È una «4 posti + 1» Sul divanetto, adesso, possono sedersi anche tre passeggeri
al centro della consolle. Ancora una volta, l’effetto plancia di comando da treno superveloce è immediato. Non ci resta che percorrere gli ultimi chilometri selezionando la modalità totalmente elettrica. Ce ne mancano più di trenta all’arrivo.
La Super Turismo procede con la grazia di uno yacht che si sta avvicinando al molo. Sembra far tutto da sola. Impressionante. Ogni tanto diamo un’occhiata al computer di bordo, per vedere se ce la stiamo facendo con l’autonomia. Ce la facciamo.
È il super turismo di domani, questo.