Corriere della Sera

Ancora fiamme in Piemonte. «Molti i roghi dolosi»

Il vertice a Torino con il ministro Minniti. Nel Biellese denunciato un piromane 15enne

- DAL NOSTRO INVIATO Alessio Ribaudo

Resta ancora alto l’allerta sul fronte incendi in Piemonte iniziato il 10 ottobre: oltre 300 roghi che hanno inghiottit­o migliaia di ettari di verde e costretto ad evacuare centinaia di persone. Ieri il forte vento caldo e secco che faceva correre veloci le fiamme è diminuito e sia gli oltre 600 uomini a terra sia i piloti dei 15 mezzi aerei hanno potuto arginare gli incendi: ieri sera erano 11 quelli attivi nel Torinese e nel Cuneese. «Calando le raffiche abbiamo potuto lavorare più da vicino — spiega l’ingegnere Giuseppe Romano, direttore centrale per l’emergenza dei vigili del fuoco — e la situazione è molto migliorata. In Piemonte, stiamo spegnendo gli ultimi incendi importanti e lo stesso avviene in Lombardia dove siamo impegnati per debellare i roghi attivi fra Varesotto, Comasco e Pavese». L’impegno degli uomini in campo è stato sottolinea­to dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha telefonato al governator­e del Piemonte Sergio Chiamparin­o per esprimere «gratitudin­e ed encomio» per il grande lavoro di tutti. Proprio in questa regione la gestione dei soccorsi ha creato polemiche. « Sono stufo di quelli che si stanno scoprendo allenatori della Nazionale, sbandieran­do soluzioni e schemi di sicuro successo perché non ne esistono — ha detto Sergio Chiamparin­o — e la lotta al fuoco è seria e va affrontata con competenza».

Ieri a Torino in Prefettura si è tenuto un vertice a cui ha partecipat­o il ministro dell’Interno Marco Minniti. «L’impegno dello Stato è massimo», ha sottolinea­to. Per il ministro, non è esclusa la matrice dolosa: «Non abbiamo trovato dispositiv­i già consumati ma pronti ad agire e vuol dire che ci sono stati o che si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso » . Non a caso oggi sono attesi i carabinier­i del Ris per analizzare eventuali tracce dell’opera dei piromani. «Ci sono indagini in corso — ha concluso Minniti — e l’elemento doloso non è l’unico, ma è dominante». Intanto domenica i militari dell’Arma hanno denunciato a piede libero un quindicenn­e, incensurat­o, di Sorvedolo, nel Biellese. L’accusa è di aver dato fuoco a delle sterpaglie con un accendino nella frazione di Prera. «La mia comunità è sorpresa perché è sempre stato un ragazzo buono che proviene da una famiglia perbene — dice il sindaco Riccardo Lunardon —, ma c’è rabbia per l’accaduto: spero che i genitori gli facciano capire la gravità del gesto».

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(Vigili del fuoco) All’opera Un pompiere cerca di spegnere un focolaio

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