La vicenda

In acqua Filippo Magnini,35 anni, due ori mondiali nei 100 stile (Ap) violazione del Codice Wada: consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (art. 2.2) e favoreggiamento (art. 2.9), che sommate potrebbero costare fino a 8 anni di squalifica. Va ricordato che, pur avendolo fatto pedinare e intercettare per settimane nel 2016, la procura di Pesaro non ha ottenuto il rinvio a giudizio penale di Magnini, in assenza di prove sufficienti di consumo, cessione diretta o stoccaggio di prodotti dopanti.

L’interrogatorio dei due atleti (messi a confronto con testi delle telefonate intercettate e con gli sms) è stato secretato, l’inchiesta sportiva non è terminata: nelle scorse settimane sono stati sentiti — come persone informate sui fatti — alcuni testimoni e altri interrogatori sono programmati nei prossimi giorni. La decisione su archiviazione o rinvio a giudizio davanti al tribunale antidoping dovrebbe arrivare entro il mese di novembre.

Tutto parte dall’inchiesta penale nei confronti del medico Guido Porcelli a Pesaro per violazioni della legge antidoping (inchiesta che ha scagionato Magnini da qualsiasi accusa)

Magnini è indagato dalla Procura antidoping per doppia violazione del codice Wada. Rischia fino a 8 anni di squalifica