L’ingegnere sotto accusa (e fan di Rifkin): «Davanti alla tv provo rabbia»
In principio, minimizzando, ha detto che lui, quando è davanti alla tv, inveisce come un «privato cittadino» mosso da «rabbia e amarezza». Se poi sul piccolo schermo appare Ettore Rosato, tutore parlamentare del Rosatellum, il tweet con cui si intende annunciare di voler «bruciare vivo» l’avversario può anche travalicare i limiti. Ma questa linea adottata dall’ingegnere ambientale Angelo Parisi — 45 anni, celibe, originario di Leonforte, Enna — è apparsa assai debole ai vertici del M5S che lo conoscono, almeno in Sicilia, ormai da 5 anni. Parisi è stimato tra i grillini dell’ultima generazione che lo definiscono un «tecnico poco mediatico» e per questo gli è stato consigliato di affidarsi a una lettera di scuse per provare a chiudere il caso. La sua figura, infatti, se dovesse vincere Cancelleri, sarebbe centrale in una potenziale giunta pentastellata. Si occuperebbe di rifiuti, energia e acqua pubblica. Parisi fa parte del Cetri, «Centro europeo per la terza rivoluzione industriale», un think tank i cui membri «condividono la visione di un nuovo modello energetico distribuito, interattivo e democratico come proposto da Jeremy Rifkin .... ». E proprio le competenze in materia e la vicinanza alle idee dell’economista americano, fautore delle politiche governative responsabili, hanno fruttato nel 2016 a Parisi una consulenza a pagamento per la consigliera regionale Angela Foti (M5S) per la quale, insieme ad altri professionisti, ha redatto il dossier «Sicilia post carbon» che sintetizza le idee del Movimento. Una novità per Palazzo dei Normanni. Eppure, chi ha buona memoria a Palermo ricorda il seminario sulle energie rinnovabili organizzato da Raffaele Lombardo (governatore tra il 2008 e il 2012) al quale fu invitato proprio l’economista Jeremy Rifkin. E ora a quel governatore, ma anche al successore Crocetta, Parisi si rivolge così: «Sono un cittadino che ha a cuore le istituzioni così come ho a cuore la nostra terra, quella Sicilia che per troppi anni è stata nelle mani delle persone che l’hanno distrutta».