Accusò il ginecologo Antinori, imputata per calunnia
Colpo di scena nella vicenda che ha portato alla sbarra il ginecologo Severino Antinori (foto), imputato a Milano insieme ad altre quattro persone con l’accusa di aver prelevato forzatamente otto ovociti a un’infermiera spagnola. Per la giovane si profila un processo per calunnia. Ieri il gip Luigi Gargiulo ha disposto l’imputazione coatta, ritenendo «calunniose» le affermazioni della 25enne che raccontò di essere stata costretta a subire l’intervento con il quale le furono «rubati» otto ovuli per consentire ad altre coppie, clienti del medico, di avere un figlio con la fecondazione assistita. Per il giudice la versione dell’infermiera non sarebbe attendibile. Il gip l’ha definita «fantasiosa» e «immaginata dall’indagata sin dai giorni precedenti ai fatti». Inoltre ci sarebbe stato «un chiaro e lampante movente economico» a fondamento della sua condotta calunniosa. «Ho sempre avuto fiducia nella giustizia — ha detto Antinori — e la decisione del giudice mi ripaga di tutto il fango gettato addosso in questo anno e mezzo di sofferenze».