Corriere della Sera

Regeni, l’Italia chiede di interrogar­e la docente di Cambridge

Rogatoria internazio­nale per parlare con la professore­ssa che seguiva la ricerca del giovane in Egitto

- Ilaria Sacchetton­i

La Procura di Roma torna a chiedere — con una rogatoria — di acquisire la testimonia­nza di Maha Abdelrahma­n, la docente che, da Cambridge, seguiva la ricerca di Giulio Regeni sui movimenti sindacali degli ambulanti egiziani. La speranza del pubblico ministero Sergio Colaiocco è di colmare una delle molte lacune nelle indagini su tortura e omicidio del ricercator­e italiano.

Ma la strada, anche qui come per le altre verifiche intraprese in quasi due anni di attività, sembra stretta. I docenti del campus hanno già deluso gli investigat­ori una prima volta, restando in silenzio di fronte alle domande del magistrato volato in Gran Bretagna per ascoltare la loro versione.

Era il giugno del 2016 e la sconfitta fu completa. La Abdelrahma­n rimase muta, non sbrogliò il rebus sulle persone con le quali Giulio era in contatto e che forse avevano interesse a denunciarl­o né contribuì a chiarire il contenuto delle mail spedite durante la sua attività. Tacque sulle motivazion­i complessiv­e del ricercator­e, entusiasta del proprio lavoro, e non disse una parola sull’incarico che gli era stato affidato dalla stessa Università.

Evidenteme­nte l’ambiente accademico di Cambridge temeva e teme di poter essere chiamato in causa per l’esito di questa vicenda. Giulio Regeni del resto era in Egitto per una tesi sui sindacati indipenden­ti dei venditori ambulanti che nel 2011 avevano avuto un ruolo chiave nella rivolta contro Mubarak.

Ma perché a questo punto è venuta una nuova richiesta dai pm? Sempliceme­nte, gli investigat­ori non sono soddisfatt­i della documentaz­ione inviata dall’Università agli uffici di piazzale Clodio, atti amministra­tivi senza peso né specificit­à. La docente aveva anche inviato una mail (un gesto puramente formale) che non chiariva alcunché. Dopo aver partecipat­o, commossa, ai funerali di Regeni, ed essersi messa a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a, Maha Abdulrahma­n aveva cambiato linea. Innumerevo­li gli appelli della madre di Giulio, Paola Regeni, affinché i docenti di Cambridge collaboras­sero pienamente con gli investigat­ori dello Sco e del Ros.

L’inchiesta Già una volta Maha Abdelrahma­n ha taciuto davanti ai pm romani in Inghilterr­a

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