La tv: «Indiani vittime a Milano dei razzisti» Il console frena

Lanciato dalla televisione indiana Republic, l’hashtag #ItalyRacismAttack s’è diffuso negli ultimi giorni. La vicenda di presunte aggressioni razziste contro studenti indiani a Milano è dilagata al punto che il Consolato generale del capoluogo lombardo ha dovuto spiegare in un comunicato ufficiale che «tutti gli studenti sono al sicuro». La vicenda, in realtà, sembra però legata alla criminalità comune, e ruota intorno a due episodi, raccontati dalle stesse vittime alla tv: in un caso si è trattato con certezza di rapina (un ragazzo indiano minacciato con una bottiglia mentre rientrava in casa è stato costretto a consegnare il suo cellulare); nell’altro caso, che risale al 17 ottobre, lo studente ha detto di essere stato picchiato senza apparente motivo, e di aver sentito frasi del tipo «tornatene al tuo Paese» (non ha comunque capito se i suoi aggressori fossero italiani o stranieri). Il console generale dell’India a Milano, che ha assistito i ragazzi nelle denunce, raggiunto ieri sera dal Corriere ha spiegato: «Non sembra esserci una motivazione razzista dietro questi fatti».