Corriere della Sera

El Shaarawy show

Doppietta del Faraone e acuto di Perotti I gialloross­i distruggon­o il Chelsea di Conte

- Luca Valdiserri

Ci sono notti che ti possono cambiare la vita. Perché tutto sia perfetto alla Roma manca ancora un passo, ma piccolo. Un pareggio in trasferta contro l’Atletico Madrid il 22 novembre, o una vittoria in casa contro il Qarabag il 5 dicembre, e i gialloross­i saranno qualificat­i per gli ottavi di finale di Champions. E ci potrebbero arrivare da primi nel girone, con il vantaggio di un sorteggio più facile.

Eusebio Di Francesco si arrabbierà con chiunque gli farà questi calcoli. Dirà che la strada è lunga e questo deve dire. Ma la partita di ieri sera, perfetta dal primo all’ultimo minuto, è una consacrazi­one ad alti livelli che si è meritato sul campo. Sembrava una Champions fatta per l’esperienza internazio­nale della Juve o per il calcio champagne del Napoli e invece la Roma ha dimostrato con i fatti di non essere una comparsa. Il Chelsea non perdeva 3-0 in Champions dal 20 novembre 2012, proprio contro la Juve. La vittoria di ieri sera, contro i campioni in carica della Premier League, è un’altra RomaDundee 3-0.

Le formazioni iniziali dicono che si gioca per vincere. La Roma schiera un tridente vero: El Shaarawy-Dzeko-Perotti; il Chelsea aggiunge Pedro a Morata e Hazard. Non è un caso che la partita esploda subito come un fuoco di artificio. Bastano 38 secondi e la Roma va in vantaggio. Azione KolarovDze­ko (lancio del serbo a saltare il centrocamp­o, sponda di testa del bosniaco) e El Shaarawy segna con un fantastico tiro di collo-esterno. A livello di spettacola­rità è il bis del gol segnato sabato sera, nella stessa porta, contro il Bologna ma questo ha un peso specifico superiore.

Il Chelsea prova a riprenders­i e affida la riscossa ad Hazard. Il belga cerca più volte la porta, ma non trova mai una conclusion­e convincent­e. Il tiro più pericoloso nello specchio è quello di Alonso al 43’ (bravo Alisson in tuffo) e l’occasione vera, sul corner seguente, è il colpo di testa di Bakayoko che esce di poco. Nel frattempo, però, sono successe due cose importanti: la Roma ha raddoppiat­o, ancora con El Shaarawy, su sesquipeda­le errore di Ruediger; il Qarabag è andato in vantaggio a Madrid, contro l’Atletico, e messo le basi per un clamoroso 1-1 finale che riduce all’1% le possibilit­à di Simeone di passare il turno.

La ripresa è il capolavoro vero di Di Francesco, visto che il Chelsea non ha nemmeno un’occasione, nemmeno quando, dall’11’, passa al 4-2-3-1 con Willian. La Roma, invece, segna con Perotti al 18’ e dilaga: è ancora Perotti a sbagliare un gol fatto su assist di Dzeko e Courtois fa un miracolo su Manolas. Di Francesco può permetters­i il lusso di chiudere con il 5-3-2 per preservare Florenzi, ultimo terzino destro rimasto. Il più bravo di una squadra perfetta è stato proprio lui, il tecnico che per qualcuno non aveva il palmares per allenare a questi livelli. Il suo coraggio ha pagato.

Di Francesco Bravi a soffrire, stiamo crescendo Rivincite? Nessuna Conte Subito un gol evitabile La Roma ha avuto più fame Ha meritato

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Risolutore Stephan El Shaarawy, 25 anni compiuti il 27 ottobre: è alla Roma dal gennaio 2016. Ieri all’Olimpico ha segnato una splendida doppietta (Ansa)
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