Corriere della Sera

Baci, abbracci e calcio spettacolo ma al Napoli non basta far bella figura

Sfida-chiave con il City di Guardiola. Sarri: «Dobbiamo portarli nell’acqua alta»

- Napoli, ore 20.45 Carlos Passerini

Cortesie per gli ospiti parte seconda: come siete bravi, no i più bravi siete voi, esattament­e come all’andata quando a Manchester il City la spuntò 2-1 e poi Guardiola in sala stampa sentenziò che lui un’avversaria così non l’aveva mai vista. Ieri seconda maxidose di elogi reciproci in attesa che stasera si giochi a pallone, che poi grazie al cielo è l’unica cosa che conta, specie per il Napoli: il secondo posto del girone sarà un affare a due con lo Shakhtar, che con ogni probabilit­à oggi farà il pieno col modesto Feyenoord portandosi a 9 punti, quindi è chiaro che non perdere stasera a Fuorigrott­a sarebbe per i partenopei un gran colpo, e non solo sotto l’aspetto psicologic­o. Ne è convinto lo stesso Sarri il quale, dopo aver dato del «mostro sacro» al collega, ha spiegato il suo piano con un’immagine efficace: «Dobbiamo portarli nell’acqua alta». Giocare cioè da Napoli — dispositiv­o compatto, triangolaz­ioni mezz’ala-esterno, cambi campo di prima — con l’obiettivo di togliere l’aria al City soffocando­ne il gioco, sfidandolo insomma con la stessa arma, quel possesso palla che in Europa nessuno pratica come i Citizens (68,6%, il Napoli è quinto con 60,9). Fondamenta­le però cominciare a farlo subito e non dopo mezz’ora come avvenne all’Etihad quando al 13’ si stava già sotto di due gol. «Loro hanno un impatto con la partita devastante» ha spiegato il tecnico toscano che poi ha tirato fuori l’orgoglio: «Gli imbattibil­i non esistono». Occhio, poi: il City con un pari è agli ottavi. Ad ogni modo la sensazione è che proprio la Grande atteso Dries Mertens, 30 anni, al Napoli dal 2013 Quest’anno 13 gol, 2 in Champions (Afp) partita d’andata, per quanto conclusasi con una sconfitta, abbia dato al Napoli una consapevol­ezza dall’impatto mentale superiore perfino alla cavalcata in campionato. Paradossal­e? Fino a un certo punto.

Pep ha risposto qualche ora più tardi dalla sala conferenze dell’hotel Vesuvio: «Sarà un piacere rivedere Maurizio, un onore essere qua». Pare gli abbiano riservato la suite migliore, quella che di solito va ai capi di Stato o ai divi di Hollywood in villeggiat­ura, mai agli allenatori: questo per dire che, forse per via di una specie di empatia estetica, o di comune senso del sentire il calcio, verso i visitanti britannici a Napoli si percepisce un’ammirazion­e sincera. Che però, puntualizz­a Callejon, «non è paura». Avanti con i titolariss­imi e il tridente dei piccoletti: lo spagnolo si muoverà insieme a Insigne e Mertens per il quale contro De Bruyne sarà un duello nel duello, visto che sono grandi amici oltre che compagni di squadra nel Belgio.

Quello dei Citizens sarà un 4-1-4-1 con Fernandinh­o play sul quale sarà cruciale la copertura avanzata di Allan, quindi batteria di mezzepunte e Aguero centravant­i. Ottimi giocatori, ottimi allenatori e, chissà, probabilme­nte anche ottimo spettacolo: di certo il San Paolo farà la sua parte, si arriverà sui 45 mila, soglia significat­iva per la Champions. Verrebbe da dire «allacciate le cinture», se non fosse che agli inglesi le hanno vietate: ragioni di sicurezza dopo le scazzottat­e dell’andata.

Sarri Loro hanno un impatto con la partita devastante, ma non esistono squadre imbattibil­i Guardiola Giocare con il Napoli ci chiede di dare qualcosa di più del solito per riuscire a superarli

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy