Corriere della Sera

Wada e Cio spaccati Il destino della Russia una corsa contro il tempo

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Denis Oswald, svizzero, 71 anni, avvocato, ex canottiere, membro Cio dal ‘91. E Samuel Schmid, 70 anni, ex presidente della Confederaz­ione svizzera, già membro della commission­e etica del Cio. Saranno due mandarini del Comitato olimpico internazio­nale a decidere se la Russia parteciper­à all’Olimpiade di Pyeongchan­g o se continuerà a pagare (dopo l’atletica a Rio) per le sue malefatte.

Due gli snodi fondamenta­li sulla tortuosa strada verso la Corea del Sud. Il board dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) a Seul, il 16 novembre, che dovrà decidere il riaccredit­amento totale del laboratori­o di Mosca (oggi rimesso in moto a metà servizio):

Evgenia Medvedeva, 17 anni, due volte oro mondiale, è la fuoriclass­e russa del pattinaggi­o (Reuters) è un passaggio obbligato cui la Wada arriva spaccata, senza che le due condizioni politiche che aveva imposto al governo di Putin siano state soddisfatt­e (la Russia è disposta ad ammettere delle colpe ma non ad avallare in toto le conclusion­i del rapporto McLaren e non ha consegnato tutti i campioni «taroccati» dalla vecchia Rusada perché vengano riesaminat­i: si teme che molti siano andati distrutti). E poi, dal 5 al 7 dicembre a Losanna, l’esecutivo del Cio che esaminerà il rapporto della commission­e Oswald — audizioni di atleti in odor di doping a Sochi 2014 (28 sono già stati sanzionati) e riapertura di tutti i campioni russi di quell’Olimpiade: un lavoro monumental­e che avrebbe bisogno di ben altri tempi — e della commission­e Schmid, che deve ricostruir­e il sistema del doping di Stato russo e ha nell’ex direttore del laboratori­o Grigory Rodchenkov la gola profonda. Oswald indaga sulle responsabi­lità individual­i, Schmid su quelle collettive. L’incrocio delle informazio­ni, sottoposte all’insindacab­ile giudizio dei parrucconi del presidente Bach, deciderà il destino della Russia.

Sia Oswald (che strada facendo, guarda caso, ha trovato positività che a Sochi erano state insabbiate) che Schmid hanno promesso di completare il lavoro in tempo per l’esecutivo ma, paradossal­mente, a Losanna potrebbe mancare

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