Storie private nelle storie di tutti: la Lettura da Amatrice a Weimar
L’esposizione a Gallarate Massimo Zamboni: «L’altro Kerouac, pittore» Kounellis, l’ultima opera Un violino dal carcere L’intervista all’attrice Virginia Raffaele sul palco: sì, sono Marina Abramovic
Vicende collettive drammatiche, rilette nel ricordo accorato di un individuo. O, viceversa, vite di singoli in cui si incarna l’epopea di un’intera generazione. Grandi storie che raccontano anche una parte di noi sono al cuore de «la Lettura» #313, un numero speciale di 56 pagine in edicola fino a sabato 2 dicembre.
Cominciando con una storia importante, che parla della tragedia del terremoto nel Centro Italia nel 2016: lo scrittore Alessandro Piperno è tornato ad Amatrice nella casa di famiglia o in quel che ne resta. Dalla dimora lesionata dal terremoto quel 24 agosto Piperno offre un ricordo toccante, tra le mura sbrecciate e le voragini scavate dal sisma, dell’aspetto che avevano quei luoghi, non solo le stanze. Racconta com’era l’infanzia, prima che il terremoto ne facesse rovine: una storia che scavalca il sisma e ritrova gli affetti, i giochi, i divertimenti, i viaggi delle vacanze, il rapporto con il nonno, tutto ciò che dell’essere bambini si è perso e ciò che resta, da adulti, in ciascuno di noi.
C’è in fondo una «nostalgia del ritorno» anche in un altro viaggio: ce lo racconta il musicista Massimo Zamboni nell’ampio intervento dedicato a Jack Kerouac in vista della mostra di opere pittoriche dello scrittore beat, che si aprirà il 3 dicembre al Maga di Gallarate (Varese).
E mentre Zamboni scopre le emozioni segrete, sommesse ma non meno vitali, dentro l’epica di Sulla strada, che si riverberano anche nei dipinti di Kerouac, i segreti di un altro genio emergono dalle riletture e dalle interpretazioni dei nostri contemporanei: Leonardo da Vinci è protagonista di lavori teatrali e di nuovi libri che mettono in luce aspetti diversi e inattesi della sua personalità. Laura Zangarini incontra il drammaturgo Michele Santeramo, che porta in scena dal 30 novembre lo spettacolo Leonardo. L’opera nascosta a Pontedera (in provincia di Pisa), mentre Alessia Rastelli intervista Walter Isaacson, scrittore e giornalista (oggi presidente e amministratore delegato dell’Aspen Institute) che racconta Leonardo in una biografia e su «la Lettura» lo paragona ad Einstein e Steve Jobs, cui ha già dedicato precedenti volumi.
Altre «storie dietro le storie»: Ranieri Polese intervista lo scrittore tedesco Volker Kutscher, che ambienta il ciclo dei suoi gialli (che saranno una serie televisiva, dal 28 novembre su Sky Atlantic: BabylonBerlin) nella Germania della Repubblica di Weimar. Un momento di crisi economica e di agitazioni politiche violentissime, animato però dalla grande vivacità nell’arte e dalle grandi libertà sociali, poi disintegrate dall’ascesa del regime nazista.
E poi, un intenso dietro le quinte è quello che ci fa conoscere Stefano Bucci, a Venezia: la star dell’arte contemporanea Damien Hirst illustra come verrà smontata la sua grande mostra veneziana (un’esposizione dell’immaginario tesoro di una nave romana ritrovata, in realtà una «narrazione» artistica di Hirst) che finirà il 3 dicembre. Il dialogo rivela il dietro le quinte della mostra, ne ripercorre la storia e spiega quale sarà la destinazione dei colossi in bronzo, oro e lapislazzuli.
Ancora «storie dentro e dietro le storie». Quattro autori e saggisti spiegano di che cosa si parla quando si parla di «tradimento»: Marcello Flores illustra quello della patria, Emanuele Trevi racconta l’infedeltà a sé stessi, Umberto Curi mostra il sottile confine tra fedeltà e infedeltà nell’amicizia e Silvia Vegetti Finzi il tradimento in amore (partendo da romanzi come Anna Karenina e Madame Bovary). E all’amore, o meglio alla condizione contemporanea della relazione, dell’amore e del sesso è dedicato lo spettacolo visto per «la Lettura» da Franco Cordelli al RomaEuropa Festival, Le particelle elementari, tratto dal libro di Michel Houellebecq e portato in scena in modo inatteso dal giovane regista Julien Gosselin.
Storie collettive e storie personali: a unire questi due aspetti l’intervento di Gian Paolo Montali (che accompagna e illustra la visualizzazione di questa settimana, dedicata a mezzo secolo di eventi sportivi passati e futuri). Montali è stato l’allenatore più vincente in tutte le discipline affrontate, a partire dal volley e dal calcio: oggi direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022, che organizzerà in Italia la sfida di golf Europa-America, l’ex allenatore ci racconta quale formula sta dietro un numero così alto di vittorie. Il segreto è lo spirito collettivo, la forza della squadra, ma le coordinate che Montali fornisce illustrano le tattiche specifiche da usare per confondere gli avversari, per cementare la squadra visibile e soprattutto quella «invisibile», dei tecnici, che sta dietro le quinte ma è virtualmente sempre in campo a fianco dei giocatori.
L’artista a Venezia Damien Hirst racconta lo smantellamento della sua esposizione con statue kolossal