«Qui poche garanzie»
Triplicati i fondi. Ma non è ancora abbastanza. «Occorrono maggiori garanzie per le donne che denunciano, sia dal punto di vista immobiliare, sia sul piano del reddito, del lavoro, viceversa si rischia di gestire solo l’emergenza, di tamponare i casi che escono dall’ombra» spiega la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Giulia Bongiorno, da fondatrice con Michelle Hunziker, di Doppia Difesa, a tutela delle donne, come giudica il piano Macron? «Fantascienza». Perché? «Annuncia queste misure mettendo a disposizione risorse per applicarle. Da noi, servirebbero per avere più magistrati, cancellieri, forze dell’ordine, e perseguire le violenze. Ma non ci sono».
Le pre-denunce online. Funzionerebbero da noi?
«Abbiamo il problema inverso. Le donne denunciano, ma o non sono credute o si va troppo a rilento. Stamane ho depositato una denunzia di Imma Rizzo contro le omissioni. Aveva denunciato il rischio che la figlia fosse uccisa dal fidanzato. Non è stato fatto nulla e lei è morta a 16 anni». Disattenzione o altro? «Le denunce si affastellano sulle scrivanie assieme a truffe, corruzioni. Non esiste priorità. Io e Michelle proponiamo un “Codice Rosso”, come in ospedale: chi è in fin di vita passa prima». Il reato di sessismo serve? «È la ciliegina. A noi manca la torta. Lo Stato ha tradito le donne». Tradito? «Mi sono battuta per il reato di stalking. E poi? Ad agosto è stato svuotato. Inserito, per errore, in una lista di reati estinguibili. A Torino c’è già chi con 1.500 euro ha estinto il reato. Noi premiamo il femminicida con lo sconto di pena dell’abbreviato».
È utile la giornata antiviolenza?
«Tutto serve. Ma la sera si spengono i riflettori e ne riparliamo quando c’è un altro massacro»