La Var interviene poco ma corregge spesso Giacomelli troppo moderato, Di Bello sicuro
La Var non interviene spesso ma incide e soprattutto corregge. Se vogliamo completa la prima parte della decisione che potrebbe essere stata anche una non decisione. La protesta di Tare contro Massa, alla fine di Lazio-Fiorentina, per il rigore di Caicedo su Pezzella, non visto dall’arbitro di campo ma individuato correttamente da Fabbri davanti al video, è del tutto ingiustificata. Del resto il bravo Massa non aveva ritenuto di intervenire su un contatto Marusic-Simeone apparso ai limiti della regolarità; anche Fabbri aveva condiviso con il silenzio. Giacomelli, arbitro principale di Genoa-Roma, non ha visto un rigore di De Rossi su Lapadula e ha accettato, ovviamente, la rivisitazione effettuata da Mazzoleni che ha portato al penalty per il Genoa e all’espulsione di De Rossi. Con il solo giallo per Juan Jesus, autore di un intervento falloso su Lapadula, Giacomelli conferma una tendenza alla moderazione. Con la sua esperienza dovrebbe assumersi più responsabilità. In Udinese-Napoli, per contro, l’arbitro Di Bello ha concesso immediatamente un rigore agli azzurri per fallo su Maggio da parte di Samir: non un fallo enorme ma la sicurezza dell’arbitro ha impedito le proteste (eventuali) dei friulani. Damato, Var, non ha smentito il collega. Pairetto, in Cagliari-Inter, ha convalidato il terzo gol dell’Inter dopo aver fatto ricorso alla Var: si può discutere il giudizio assolutorio del contatto Rafael-Perisic.