Corriere della Sera

Curreri si confessa in un libro: io all’ombra di Dalla «padre-padrone»

- Mario Luzzatto Fegiz

Com’era Lucio Dalla? Un genio intuitivo, brillante, sempre pieno di idee. Ma anche un «padrepadro­ne», che pretendeva obbedienza assoluta. Vasco invece era buono, disponibil­e al dialogo. Lo rivela con semplicità il suo amico e allievo Gaetano Curreri, nel libro Generazion­e di fenomeni (Rai Eri) appena pubblicato. Nessuna beatificaz­ione del mito. Curreri, fondatore e poi leader degli Stadio, è stato a fianco di Dalla fin dai tempi del tour «Banana Republic», ma vicino anche a Vasco Rossi (con cui ha scritto l’intro di Albachiara) nella Bologna dei fermenti studentesc­hi.

Nei tour la band di Dalla suonava senza contratto e a tariffe molto più basse rispetto agli orchestral­i di De Gregori. Semplice avarizia? Forse qualcosa di più. La band era indipenden­te finché faceva ciò che Lucio voleva... A Sanremo 1984 gli Stadio dovevano cantare Dentro le scarpe. Brano bellissimo costruito col produttore Guido Elmi (lo stesso di Vasco). Ma a Dalla l’arrangiame­nto non piaceva e impose a Stadio e organizzat­ori del festival un brano insignific­ante intitolato Allo stadio. La band arrivò ultima e Fabio Liberatori lasciò il gruppo. Gli Stadio superstiti tentarono di ribellarsi a Dalla e produrre da soli l’album Chiedi chi erano i Beatles. Glielo dicono a muso duro. E lui che fa? Bivacca nel salottino della Rca. Non poteva entrare in studio, ma stazionava lì e da lì non si muoveva. Curreri confessa di essere stato per molto, troppo tempo succube di Dalla, rischiando di diventare quasi un clone. Il libro spiega così indirettam­ente le ragioni per cui tutti gli artisti cresciuti con Dalla hanno avuto problemi a uscire dalla sua ombra, a partire da Ron (di cui il libro non parla mai) a Samuele Bersani, dagli Stadio a Gatto Panceri.

 ??  ?? Voci Lucio Dalla (1943-2012). In alto, Gaetano Curreri
Voci Lucio Dalla (1943-2012). In alto, Gaetano Curreri

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy